Imprenditore in crisi si impicca in un capannone della sua azienda a Firenze

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Un’altra vittima dello stato.

Un imprenditore in crisi si è impiccato in un capannone della sua azienda. Lo riporta Leggo.it:

“Questa mattina, verso le ore 10.30, i carabinieri della compagnia di Scandicci (Firenze) sono interventi all’interno di una ditta di falegnameria: è stato rinvenuto il cadavere del proprietario che si era suicidato mediante impiccagione”.

Leggiamo su Repubblica.it che l’uomo “si doveva presentare negli uffici di Equitalia per discutere un piano di rientro, dopo aver ricevuto una maxi cartella da 20mila euro”.

La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale dell’ospedale di Careggi per il successivo esame autoptico, come disposto dalla magistratura fiorentina.

“Cucù Equitalia non c’è più,” diceva Matteo Renzi dall’Annunziata durante la campagna per il referendum.

Ma, a quanto pare, Equitalia c’è ancora e c’è chi si ammazza perché sommerso dai debiti.

Come al solito, i soldi per mantenere i parassiti di stato ci sono. Ma per aiutare gli italiani in difficoltà economica no. E questa è la drammatica conseguenza.

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