‘Così gli scafisti scortano i migranti sulle navi delle Ong’

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I video registrati dai migranti a bordo dei barchini di legno nei giorni delle feste di Pasqua sembrano documentare una nuova tecnica impiegata dagli scafisti per scortare i migranti fino alle navi delle Ong che poi li porteranno in salvo: “Abbandonano il barchino, poi con la moto d’acqua tornano in Libia”.

Il fermo immagine sopra mostra la costa della Libia sullo sfondo, dei migranti a bordo di una barca e una moto d’acqua che naviga a fianco dell’imbarcazione.

La foto è stata pubblicata in un articolo de La Stampa a firma di Fabio Albanese, che spiega:

“I migranti si riprendono tra di loro con i telefonini e le immagini svelano particolari che potrebbero essere utili anche alle indagini delle procure siciliane che da tempo stanno monitorando il fenomeno. I video potrebbero dare corpo ai racconti degli stessi migranti.

«È cambiato tutto da un anno a questa parte, l’impressione è che i trafficanti abbiano aumentato i profitti diminuendo i rischi», dicono investigatori e pm. Per i trafficanti i rischi sono diminuiti, per i migranti sono invece aumentati se è vero che il 2016 è stato l’anno con, in assoluto, più morti, 5083”.

Il filmato, prosegue Albanese, probabilmente risale ai “drammatici giorni di Pasqua“, quando le navi di Frontex, della Guardia costiera, della Marina e delle Ong hanno salvato 8300 persone in 48 ore:

Di solito, i migranti girano questi video per documentare il loro viaggio e per inviarli agli amici e ai parenti in Europa, quasi un messaggio: «Sto arrivando». A volte vengono loro sequestrati durante le operazioni di riconoscimento negli hotspot, se sono utili ad indagini; altre volte i migranti riescono a nasconderli e c’è chi dice che in alcuni casi abbiano provato a rifiutarsi di consegnarli alle forze dell’ordine.

“.

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