La propaganda di questo sistema marcio ha raggiunto nuove vette. L’ultimo articolo l’ha pubblicato Il Corriere della Sera.
Solo il titolo fa imbestialire: “Non lavorano e non studiano. Ma ci costano 36 miliardi”.
No, non sono i politici. Di loro figuratevi se ne parlano. Sono i cosiddetti ‘neet’, un nuovo termine fighetto che usano i giornalisti per indicare i giovani che non possono studiare perché non hanno i soldi o non possono lavorare perché non c’è lavoro. Questi poveri cristi sono colpevoli di “risucchiare il 2% del PIL”.
Oltre al danno, ovvero l’impossibilità di formarsi o lavorare, la beffa: passare per bamboccioni a causa dell’ignoranza di certa stampa.
Chi ha scritto questo articolo chieda scusa a tutti gli italiani.