La libertà di parola è sotto attacco

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La libertà di parola è sotto attacco dei cani da guardia del sistema.

Basta discostarsi dalla versione ufficiale dei media di regime per essere additati come bufalari, complottisti e nemici della patria.

L’ultima operazione di disinformazione arriva dalla Stampa, che cita un errore del canale televisivo russo RT su Facebook per condurre una crociata contro tutti i siti di informazione alternativa, colpevoli di “rilanciare” la “propaganda” del Cremlino.

E riportano in chiusura l’incipit di un post della rubrica Il Bisturi di Clairemont Ferrand, che ospitiamo sul nostro blog. Ci si chiedeva se l’annuncio dei missili russi Satan-2, in grado di colpire e ridurre in cenere un territorio della dimensione del Texas o della Francia, avesse calmato l’ostilità americana verso Mosca:

“Sarà la volta buona che le teste calde di Washington e dintorni si raffreddano? Non è molto meglio rischiare un mondo multipolare e rinunciare a qualcosa del proprio potere anziché correre il rischio di perderlo tutto e incenerire il mondo intero?”, si legge sul Bisturi.

“Per ora, si sta incenerendo la verità,” conclude La Stampa.

Ma li capiamo questi giornalisti. Per ignoranza o ignavia non sono capaci di vedere oltre le bugie della propaganda dei media mainstream, una macchina talmente potente che quella russa a confronto è niente, e di cui i giornalisti stessi sono più vittime che complici. Per fortuna questa macchina si sta sgretolando sotto i colpi della verità, e sempre meno gente ci crede.

Noi abbiamo la coscienza pulita. Abbiamo aperto questo blog per mostrare i fatti del giorno da una diversa prospettiva. Nei nostri post citiamo solo fonti autorevoli e separiamo sempre i fatti dalle opinioni, perché ai lettori si deve il massimo rispetto.

La nostra comunità cresce ogni giorno che passa e, forse, è proprio per questo che iniziamo a fare paura. La verità fa male.

Ma gli attacchi non ci spaventano. Rinnoviamo quindi il nostro impegno nell’offrirvi una visione alternativa della realtà, nel raccontarvi quello che i media non dicono.

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