La vittoria di Donald Trump ha mandato nel panico anche Matteo Renzi.
Non per i motivi che ci propinano ogni giorno i media o per il suo aperto e sconsiderato sostegno a Hillary Clinton, ma perché il premier teme il contagio: Renzi potrebbe fare la fine di David Cameron, spazzato via dal referendum sull’uscita dalla UE che lui stesso aveva voluto.
E allora il presidente del Consiglio durante la diretta Facebook #Matteorisponde ha messo le mani avanti dicendo: “Sono elezioni profondamente diverse quelle presidenziali e il nostro referendum, e soprattutto sono Paesi diversi. Le elezioni Usa, la Brexit… Qualcuno dice che in tutti i casi c’è un voto anti establishment”.
Renzi cerca di fermare il vento del NO che arriva dall’America dissociando il referendum del 4 dicembre dai risultati delle presidenziali USA e del Brexit.
Ma sappiamo che gli elettori non la pensano così, e il contagio probabilmente ci sarà.
Il premier ha poi aggiunto che “se c’è un elemento positivo da trarre per la campagna referendaria è che nel 2016 i sondaggi non ne hanno azzeccata una. Sarebbe auspicabile che questo trend continuasse per il 4 dicembre”.
Il NO vola nei sondaggi, così Renzi vorrebbe farci credere che i sondaggi non sono più affidabili. Ma, se così fosse, la conseguenza sarebbe l’esatto opposto: il NO sarebbe ancora più forte e il Sì destinato alla sconfitta.