Una notizia straordinaria.
Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, è pronto ad alleviare le sanzioni alla Russia e dare il via ad un nuovo periodo di distensione tra le due superpotenze.
Lo ha detto lo stesso Trump in un’intervista al Wall Street Journal, spiegando che comunque le sanzioni rimarranno in viglore “almeno per un periodo di tempo”. Il presidente USA ha anche detto di essere disponibile a incontrare Vladimir Putin dopo il giuramento, che si terrà il prossimo 20 gennaio.
L’alleviamento delle sanzioni porterebbe di conseguenza alla cancellazione delle controsanzioni di Mosca, che sono state una mazzata per l’economia italiana: “secondo Confindustria, fra agosto 2014 e luglio 2015 (il primo anno di vigenza dell’embargo) l’export italiano di agroalimentare si è contratto del 36% rispetto allo stesso periodo di un anno prima,” si legge in un’inchiesta di Repubblica.
Le sanzioni hanno comportato i seguenti danni certi o stimati per l’Italia:
– Calo export 2015 di 3,7 miliardi
– Perdita di PIL attuale dello 0,1%, in prospettiva del 0,44%
– Perdita diretta di posti di lavoro attuale di 80mila unità, in prospettiva di 215mila unità
– Calo del turismo russo in Italia del 35%
– Occupazione del mercato russo da parte di paesi concorrenti dell’Italia
– Danni consequenziali e indiretti come danni d’immagine del Made in Italy, calo dei prezzi internazionali dovuto alle eccedenze sui mercati.
L’accordo sulla Siria
E l’intesa tra Trump e Putin potrebbe portare ad un epilogo per la guerra in Siria.
Secondo il Washington Post la Russia ha invitato l’amministrazione Trump a unirsi ai negoziati di pace sulla Siria che Mosca vuole avviare con Turchia e Iran. TgCom riporta che “l’invito sarebbe arrivato nel corso di una telefonata del 28 dicembre tra Michael Flynn, nominato da Trump consigliere per la sicurezza nazionale, e l’ambasciatore russo a Washington Sergei Kislak”.