Canarie, il Paese dove l’Iva è al 7% e le tasse per le imprese al 4%

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Non solo solo un posto mozzafiato, dove il clima è caldo tutto l’anno e dove passare le vacanze.

L’Isola di Tenerife e l’Arcipelago delle Canarie sono anche una sorta di “paradiso fiscale” che offre condizioni vantaggiose alle imprese.

Questo perché le Canarie sono una zona ZEC, che sta per zona franca economica canaria. Il Governo locale è autonomo e amministra l’economia dell’arcipelago in modo da favorire gli investimenti e spingere la crescita.

Questo piccolo angolo di paradiso situato a ovest della costa atlantica marocchina è diventato meta dei pensionati grazie al regime fiscale, accordato con Decreto regio alla «Zona especial Canaria».
Un pensionato che ha un assegno di 1.000 euro mensili ne prenderebbe 1.140 proprio grazie a questo regime.

L’Iva, leggiamo su Libero, è al massimo al 7%, un litro di benzina si paga 1,08 euro, le Marlboro 2 euro e 30 cent e si mangia al ristorante, (pasto completo inclusa birra, antipasti e amaro) con poco più di 10 euro.
Per non far lievitare i prezzi basta tenersi lontani dai locali più “turistici”.
E un altro punto a favore è l’azzeramento del costo del riscaldamento: l’arcipelago si trova in prossimità del 28° parallelo, perciò termosifoni, caldaie e trapunte sono del tutto sconosciute.

Ed ecco alcuni vantaggi ulteriori per gli imprenditori: l’aliquota media da versare al Fisco per le società è al 4%. E le procedure sono semplificate al massimo: in poche ore si apre una partita Iva locale (Nie), attiva da subito e in base a parametri forfettari quali i metri quadrati dell’esercizio, il tipo di prodotto commerciato e il tipo di guadagni che si avranno.

2 COMMENTS

  1. TUTTO MOLTO BELLO VISTO DA QUA QUALE TIPO DI LAVORO MANCA Più DI TUTTO IO IN ITALIA SONO UN AUTORIPARATORE CARROZZERIA E MECCANICA DA CIRCA 50 ANNI E IN PROPIO DA CIRCA 40 ANNI VOLEVO SAPERE COME VA QUESTO TIPO DI LAVORO .

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