Il post di Luigi Di Maio dal titolo “Camomilla Gentiloni” aveva scatenato l’ira dei piddini.
Il deputato del M5S qualche giorno faaveva scritto che “la camomilla a un malato terminale fa lo stesso effetto di Gentiloni all’Italia di oggi. Cambiamo medicina subito. Al voto, al voto!”.
Non si era fatta attendere la replica dei dem: “È una “affermazione indecente per un uomo politico: strumentalizzare le condizioni di sofferenza dei malati terminali per polemica politica credo sia condannabile ancora di più per chi riveste il ruolo di vicepresidente della Camera. Pensi Di Maio alle cose che ha detto,” aveva detto il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini.
E allora non poteva non mancare una domanda sulla vicenda durante il confronto tra Luigi Di Maio, Massimo Giannini e Maria Elena Viola di Gioia! (pensate un po’ che ospiti) a Di Martedì.
Giannini ha chiesto a Di Maio: “Mi volevo ricollegare al tema del linguaggio, perché per me è importante, con una cosa che la riguarda. In questo caso parliamo del governo Gentiloni, non più del governo Renzi. Lei ha detto una frase molto pesante: ‘Il governo Gentiloni rispetto all’Italia è come la camomilla per un malato terminale’. Al di là dell’accostamento di dubbio gusto, perché evocare un malato terminale è sempre una brutta cosa, il primo tema è il linguaggio: se voi siete una forza di governo non è ora che dobbiate iniziare a mordervi un po’ la lingua prima di fare un certo tipo di affermazioni. E poi è una domanda che serve porre una questione di merito: Gentiloni ha appena fatto una serie di proposte, adesso vedremo come le riempirà di contenuti, che riguardano l’abbassamento del cuneo fiscale, la riduzione delle tasse sul lavoro. Cioè dà l’idea di essere un governo di fare delle cose, alcune delle quali credo siano anche care a voi. Allora non è anche questa una smentita rispetto alla brutta frase che lei ha detto”.
Insomma Giannini segue il filone dei media filogovernativi: riportando le dichiarazioni di Gentiloni, senza metterle in discussione, vorrebbero farci credere che sia arrivato il nuovo salvatore della patria dopo i fallimenti di Monti, Letta e Renzi. Per fortuna in studio c’era Luigi Di Maio.
La replica di Di Maio a Giannini
Luigi Di Maio ha ribadito quanto affermato nel suo post: “Per me potrebbe essere scandaloso definire l’Italia in buona salute, ma definire l’Italia un malato terminale è la sacrosanta verità di un Paese che ha 17 milioni di cittadini a rischio povertà, 400 imprese che falliscono ogni giorno e 11 milioni che hanno rinunciato a curarsi. E “malato terminale” è sempre stato utilizzato in termini giornalisti su molti titoli e articoli, adesso si scandalizzano quelli del Pd perché per coprire Consip devono attaccare in qualunque modo”.
Guarda il video dell’intervento di Luigi Di Maio:
questi giornalai da strapazzo si scandalizzano per le parole di Di Maio e non per quella classe politica vergognosa, affarista, ladra, corrotta , concussa e tanto altro che hanno ridotto l’Italia e gli italiani alla povertà, senza alcun peso a livello internazionale, guidata da un “camomilla” ed un ” soporifero” a sentirli parlare ti addormenti.
Tutto è sacrosanta verità . Ringraziamo Di Maio che ci fornisce queste notizie, perché noi italiani nonostante quello che succede, ce ne stiamo buoni e zitti con buona pace dei politici abusivi che ci stanno schiavizzando. Io personalmente non ne posso più . La misura è colma!!!! . Cosa aspettiamo ancora ????…,….