Non è un caso che alle superiori lo chiamassero “Il Bomba”.
Matteo Renzi parla bene, fa tanti annunci e promesse in tv, salvo poi smentire tutto quel che dice con i fatti.
La settimana scorsa il Pd ha salvato il senatore di Forza Italia Augusto Minzolini andando contro la legge. Tutti tacciono e nascondono la gravità del caso.
Forse perché una volta tutti si dichiaravano a favore della legalità: prima si è scoperto che una volta Mattarella disse che “non votare la decadenza di un parlamentare è aberrante”, per un caso analogo a quello di Minzolini.
E ora arriva anche la prova che smaschera Matteo Renzi:
“L’idea che in Senato ci sia Minzolini è un incentivo a fare la riforma del Senato”, disse l’allora premier durante la campagna elettorale per le elezioni europee del 2014. Era il 17 maggio.
Poi Renzi, nello stesso discorso, rincara la dose:
“Dire Minzolini e servizio pubblico nella stessa frase nuoce gravemente alla salute”.
E, dato che ormai Minzolini era entrato a palazzo Madama, Renzi pensa che sia necessaria la riforma del Senato, con cui avrebbe “rottamato” quella classe politica. Senza il Senato non ci sarebbe stato Minzolini, e neanche i senatori.
La settimana scorsa il Pd aveva l’occasione di mandare via ufficialmente, dato che è già decaduto, il senatore forzista dal Senato. E invece l’ha salvato, andando contro la legge.
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