Dopo la bufera per aver raccontato la vicenda dell’Unità, Report finisce nuovamente nei guai.
La colpa della trasmissione è di aver realizzato un’inchiesta sul progetto Papigno di Roberto Benigni. Il premio Oscar aveva intenzione di creare un polo cinematografico che facesse concorrenza a Tuttocittà in Umbria, ma l’attività imprenditoriale non ha avuto successo.
Il problema, secondo Report, è che per Benigni avrebbe raccolto 16 milioni di euro di fondi europei, statali e degli enti locali, ma la cifra contestata dal legale di Benigni, che nel frattempo ha diffidato il programma Rai
Leggiamo sull’Huffington Post:
“il regista Premo Oscar per ‘La vita è bella’ ha contattato l’ufficio legale del programma del lunedì sera di Raitre per disinnescare un’inchiesta che li riguarda prima che vada in onda. Nella lettera firmata Michele Gentiloni Silveri (stesso cognome del premier, è il cugino), inoltrata anche ai vertici dell’azienda e della rete, si annuncia una prima, probabile, richiesta danni per l’anticipazione mostrata al termine della scorsa puntata.”
Report ripercorre la storia degli studi di Papigno:
“La scelta imprenditoriale non è fortunata, malgrado investimenti pubblici, tra fondi europei, statali e locali che Report stima in 16 milioni di euro (cifra che viene contestata dal legale di Benigni). Dinanzi a un passivo di ben 5 milioni di euro, Cinecittà Studios, società di Luigi Abete, Aurelio De Laurentiis e Andrea Della Valle, rileva gli studi e si fa carico dei debiti di Benigni, senza però rilanciare Papigno. Benigni non ha voluto rispondere alle domande del cronista di Report, limitandosi a riconoscere l’errore nell’investimento: ‘Non sa quanti soldi ci ho perso’.”
Oggi Benigni va contro Report, ma un tempo figurava tra i firmatari per mantenere la trasmissione nel servizio pubblico.