La disinformazione in casa Rai è all’ordine del giorno.
Ne abbiamo parlato in diversi articoli: silenzi nei telegiornali su scandali come il caso Consip, censura sul discorso di Virginia Raggi in occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma e mancanza di contraddittorio dopo il voto sulla decadenza di Augusto Minzolini.
Ma questi sono solo alcuni episodi. C’è di più: i dati riportati dal giornalista Franco Bechis dimostrano che il sistema è marcio. Leggiamo su L’Imbeccata.it:
“La cifra è fra le più alte che sia mai stata registrata in Rai da quando si censisce la par condicio: 42,37%. E’ la percentuale ottenuta da esponenti del Pd nel mese di marzo 2017 grazie a interviste e dichiarazioni in voci rilasciate in programmi giornalisti della rete ammiraglia della Rai, a Rai Uno, guidata da Andrea Fabiano. Una rete (e un Tg) che stando ai dati sulla par condicio sembra che Monica Maggioni e Antonio Campo Dall’Orto abbiano direttamente subappaltato al Pd”.
Considerando governo e altre forze politiche di maggioranza arriva al 67% in termini di tempo di parola concesso. M5S e Lega Nord, invece, ottengono. rispettivamente, un misero 3,07% e un 3,63%. Forza Italia arriva all’ 8,61%. Bechis commenta così questi dati:
“Se un dato simile di Rai Uno fosse stato registrato all’epoca di Silvio Berlusconi al governo, sarebbero insorte le piazze, fioccate le multe e si sarebbe chiesta la testa dei dirigenti Rai.”
Il tempo riservato al Pd dal Tg1 cresce col passare del tempo:
“A marzo 2017 il Pd ha ottenuto il 22,56% delle interviste e dichiarazioni, a cui si aggiunge il 28,66% del tempo riservato in voce ai membri del suo governo. Un anno fa il Pd era al 16,21%. La seconda forza politica sul Tg1 (nei sondaggi però sarebbe la prima) è il M5s, cui viene concesso però meno della metà del tempo riservato ai propri beniamini: il 10,69%. Terza forza a cui sono stati aperti i microfoni di Orfeo, Forza Italia. Ma deve accontentarsi del 7,92% degli spazi.”
Per non parlare di Rai 3, dove il Pd “raggiunge cifre da capogiro”: 38,44%