“Noi abbiamo qualche problema con un congiuntivo ma loro con la condizionale,” lo ha detto Alessandro Di Battista, deputato del M5S, durante un comizio a sostegno del candidato Francesco Pasquale ad Avenza (Massa Carrara).
Di Battista si riferiva ai guai giudiziari dei vecchi partiti italiani.
“Questi sbagliano le leggi – ha aggiunto il deputato -, fanno leggi elettorali incostituzionali, li bocciano il decreto sulle banche popolari, li bocciamo le riforme costituzionale, ma se uno di noi sbaglia un congiuntivo apriti cielo”. “Ma un parlamentare che vota delle leggi elettorali incostituzionali o delle leggi incostituzionali o decreti incostituzionali come il decreto Madia sulla pubblica amministrazione non è come un chirurgo che per due volte lascia il bisturi nello stomaco di un paziente? Perché occorre continuare a dare fiducia al chirurgo che ha dimenticato per due volte il bisturi nello stomaco? Perché diamo fiducia sempre agli stessi?”
E ancora:
“In questa fase di grande consenso e si vede pure da questa piazza tante persone vogliono salire sul carro, si vogliono infiltrare. Noi, nel dubbio, mandiamo via perché tante forze politiche, anche all’inizio nate bene, si sono guastate perché hanno imbarcato per ragioni elettorali di tutto. Mentre per noi è importante mantenere la coerenza”.
Dicevano che non avremmo mai governato, ha aggiunto Di Battista, eppure il M5S ha riportato diverse vittorie nelle ultime elezioni amministrative:
“Era pensabile nel 2013 prendere il 25%, era pensabile vincere a Livorno, a Torino, prendere il 67% a Roma? E allora cerchiamo di avere un po’ di ottimismo”