Ospite a Di Martedì, il deputato 5 Stelle Alessandro Di Battista ha commentato le dichiarazioni di Giorgio Napolitano sulla legge elettorale.
L’ex presidente della Repubblica, durante un convegno al Senato, è intervenuto nel dibattito criticando l’accordo tra Pd, Forza Italia, Lega e M5S sulla legge elettorale alla tedesca e l’eventualità delle elezioni anticipate: “Il voto anticipato è paradossale, è un colpo alla credibilità del Paese. In tutte le democrazie si vota a scadenza naturale. Questa è una legge elettorale fatta da quattro leader per calcolo di convenienza,” ha detto Napolitano.
Di Battista, rispondendo al conduttore Giovanni Floris che gli chiedeva di commentare le dichiarazioni dell’ex capo dello Stato, ha detto:
“Io mi assumo le responsabilità, come sempre, di quello che dico. Per me Napolitano è il massimo responsabile dei disastri che ci sono in questo Paese.
È un rancoroso. Con il suo comportamento ha delegittimato il popolo italiano, per me lui è un rancoroso, che oggi vede il suo mondo, basato sulla partitocrazia, crollare e questo non lo accetta.
Napolitano ha firmato leggi incostituzionali.
Oggi la prima forza politica del Paese, è il Movimento 5 Stelle, che lui ha sempre detestato. Abbiamo fatto pure l’impeachment a Napolitano, perché per noi ha violato la Costituzione ripetutamente, ha votato leggi incostituzionali più di una volta: Lodo Alfano e legittimi impedimenti, le ha firmate quando il suo mandato prevedeva di rimandare quelle leggi alle camere.
È stato, e me ne assumo la responsabilità, il garante prima dei sovietici, poi della CIA e oggi del grande capitalismo finanziario. Chiedete a Kissinger, e anche Travaglio che ci ha scritto un libro.
Era il ministro degli Esteri del Partito Comunista quando Mosca finanziava il Partito Comunista. E lo disse pure sotto processo.
Oggi (Napolitano, ndr) rappresenta gli interessi dei mercati finanziari che teme che il M5S possa andare al governo. Le banche d’affari temono un governo dei 5 Stelle perché ricontrolliamo la Banca d’Italia, dividiamo le banche d’affari dalle banche commerciali e non fanno più affari sulla nostra pelle”.