Il sindaco di Milano del Pd Giuseppe Sala è indagato non solo per l’accusa che gli era stata mossa sei mesi fa di “falso materiale e ideologico”, ma anche per “turbativa d’asta”.
Giornaloni e tv sono troppo impegnati a dare addosso alla Raggi e si dimenticano di mettere in evidenza la notizia riportata sul Corriere della Sera da Luigi Ferrarella:
“Sala non è infatti indagato solo per l’accusa di «falso materiale e ideologico» mossagli 6 mesi fa dalla Procura Generale di Milano che aveva tolto il fascicolo alla ritenuta inerte Procura della Repubblica, e legata alla retrodatazione di 13 giorni del documento che il 30 maggio 2012 consentì di cambiare in corsa due degli incompatibili commissari della più importante gara di Expo (la cosiddetta «Piastra» da 272 milioni di base) senza dover rifare l’intera procedura che altrimenti avrebbe rischiato di far saltare il cronoprogramma.
Il sindaco è invece ora indagato dalla Procura Generale anche per l’ipotesi di «turbativa d’asta» nella fornitura di alberi, ma sotto un profilo diverso da quello che già i pm — pur non ritenendo mai di dover indagare Sala — avevano larvatamente accennato nel 2016 nel definire «improprio» l’«affidamento diretto» alla società Mantovani della «fornitura di 6.000 alberi per 4,3 milioni a fronte di un costo per l’impresa di 1,6 milioni».”