In un momento drammatico per l’Italia c’è chi gioca a fare il nostalgico in spiaggia e c’è chi, peggio di lui, ovvero il Pd, gli dà retta presentando proposte di legge antifasciste negli intenti, ma liberticide nei fatti.
La proposta di legge a prima firma di Emanuele Fiano prevede fino a due anni di carcere per chi fa il saluto romano, ma, scrive il vicedirettore di Libero Franco Bechis nel suo ultimo editoriale, farebbe passare dei guai pure a Matteo Renzi, visto che internet è piena di fotomontaggi che ritraggono il “Ducetto di Firenze” con la mano destra tesa.
La verità, osserva il giornalista, è che l’ultima “fianata” è solo un diversivo per nascondere i danni fatti dai governi Pd che si sono succeduti negli ultimi quattro anni.
“Sì, se diventasse legge la proposta di Emanuele Fiano sui simboli fascisti che improvvisamente sta scaldando questo luglio, potrebbe passare qualche guaio anche il segretario Pd Matteo Renzi, e chissà… magari finire pure in galera. Il web è pieno di ritratti di Renzi con la mano destra tesa che potrebbero sembrare al giudice di turno propaganda fascista, e fare aprire anche solo un fascicolo giudiziario grazie a quella straordinaria castroneria che si è inventato Fiano…
Per fortuna di tutti quasi certamente quel testo non diventerà legge in questa legislatura. E’ solo un classico diversivo di massa in un momento politico dove pochi contano e quasi nulla di sostanziale viene prodotto da una delle peggiori classi politiche che abbiamo visto in azione in questa legislatura. Sono ebreo anche io come Fiano e non posso pensare che la principale urgenza dell’Italia di oggi sia proibire qualche variopinta sciocchezza dei rari nostalgici di turno, con tutto il rischio che questo poi comporterebbe per quello che è invece storia di questo paese (che non si può cancellare), o appartiene alla storia dell’arte e della architettura. Idee strampalate quelle di Fiano, amplificate dalla calura estiva.
A riprova di ciò ricordo che proprio qui su L’Imbeccata parlammo di quella stessa proposta di legge quasi due anni fa, il 26 ottobre 2015, proprio con un post che ironizzava su quelle manette al saluto romano. Nessun altro però aveva letto il testo della legge Fiano, e nessuno nemmeno dopo la pubblicazione se ne è curato: la grande attenzione di oggi è evidentemente strumentale, una sorta di balocco con cui i politici si divertono a trascorrere il tempo, visto che nulla riescono a fare ormai da anni per cercare di migliorare la vita degli italiani.
Dal 2013 ad oggi nessun governo in carica è riuscito ad esempio a fare migliorare fosse solo di una posizione la drammatica classifica dell’Italia in Europa negli indicatori fondamentali dell’economia: dal Pil alla disoccupazione ogni anno ci si è lentamente avviati verso quel 26°-27° posto in classifica che oggi purtroppo ci compete. Siccome chi governa non riesce a fare nulla di buono per il suo paese, meglio distrarre tutti con sciocchezze come quelle di Fiano che per legge vuole mettere le manette ai vini fascisti. Bravissimi tutti a rendere essenziale questo per coprire il nulla che invece si è combinato.
Naturalmente una proposta sciocca è più contagiosa del morbillo, per cui ecco qui tutti a proporre divieti in par condicio per le bottiglie dedicate ad altri sterminatori di massa di proporzioni per superiori a quelle di Benito Mussolini, come Stalin, Lenin e quanti altri si voglia. Una splendida idea giocare ad ammanettare la storia del Novecento da cui per altro sono nati tutti i protagonisti che oggi si affrontano oggi con violenti polemiche, figli magari innaturali e nel tempo ribelli, ma figli di quella destra e di quella sinistra da mettere in gattabuia.
Ah, a proposito di contagi per cui non c’è vaccino possibile: proprio nel momento in cui la fiammata di questa proposta di legge sciocca stava spegnendosi, ha pensato bene di gettare un po’ di benzina sul fuoco l’onorevole Massimo Corsaro, gran pirata come dice il nome abituato ad attraversare ogni mare della destra italiana (non si contano più le bandiere sventolate e le magliette cambiate). Corsaro aveva una gran voglia di dare della “testa di c…” a Fiano, ma il galateo della politica non permette insulti diretti. Così pensando di essere assai più politically correct che con l’insulto diretto, ne ha pensata una delle sue.
Il nostro Corsaro ha fatto il suo bel post sostenendo che le sopracciglia del suo avversario politico erano così folte per coprire le cicatrici della circoncisione (che notoriamente si effettua nelle parti basse). Per lui era un modo elegante di dare della “testa di c…”, per il Pd è stato un post antisemita (la circoncisione appartiene alla storia di noi ebrei) che ha scatenato chiunque per tutta la giornata. Che dire? A idiozia si è aggiunta sgradevole idiozia, e onestamente le reazioni dello stesso Corsaro e perfino quella di Raffaele Fitto che al momento sarebbe il suo leader sono riuscite a peggiorare la situazione. Ma devo dire che invece di dare dell’idiota a chi aveva ideato questa ultima perla e passare ad altro, impegnare un giorno intero di lavoro di ministri, sottosegretari e leader politici ad occuparsi del caso Corsaro è veramente desolante e disarmante. Forse nulla più di quel che è accaduto in questi giorni dice che la legislatura è già andata oltre ogni umana resistenza. Che senso ha tenere in piedi un parlamento così ancora altri otto o nove lunghissimi e inutilissimi mesi?”