L’ultima carta dell’establishment per indebolire il M5S è seminare zizzania con la vicenda delle primarie e impedendo al candidato pentastellato alla regione Sicilia Giancarlo Cancelleri di correre alle elezioni. Lo sostiene Gianluigi Paragone, che spiega in un video pubblicato su Facebook:
“Se ti proponi come forza antisistema non ti devi sorprendere se poi il sistema reagisce.
Il sistema è quell’accordo tra il palazzo e la finanza, quindi banche, la ambienti speculativi, i poteri forti che ci sono, nonostante tutti i tentativi di svuotarne il significato, che vediamo sotto gli occhi continuamente.
Se tu ti opponi a questo sistema e proponi una piattaforma diversa, ecco che il sistema reagisce, e lo fa a norma di legge, cioè rispettando le leggi.
In Sicilia un tribunale formalmente ha ragione quando sospende le primarie del Movimento 5 Stelle e ponendo quindi a rischio la candidatura di Cancelleri, perché tra l’altro sabato scadranno i termini per la presentazione dei simboli e quindi è una corsa contro il tempo.
Però qui stiamo parlando di altro, qui stiamo parlando della sterilizzazione della politica: cioè tu per un formalismo burocratico impedisci al M5S, ad una comunità, di poter eleggere il proprio candidato.
Esattamente come a Genova, loro formalmente sono dalla parte della ragione quando, avendo una sentenza di condanna in primo grado, congelano tutti i soldi del bilancio della Lega impedendo di fatto la possibilità di fare una campagna elettorale.
Quindi, quando tu sei contro il sistema gode.
Nel sistema, e del sistema fanno parte i giornali, molti dei quali ci stanno sguazzando per questa vicenda delle primarie. I giornali volevano che i big dei 5 Stelle si scannassero tra loro, Di Maio contro Di Battista, contro Fico.
Volevano che ci fosse una specie di arena perché questa lotta avrebbe in qualche modo indebolito il Movimento 5 Stelle.
Noi tutti analisti, commentatori, sapevamo che il Movimento stava puntando le proprie fiche su Di Maio. Ma oggi fanno tutti i finti tonti perché vogliono e vorrebbero uno scontro teso a indebolire il Movimento 5 Stelle.
Vedremo intanto come andrà a finire questa storia della Sicilia. Venerdì, sabato e domenica sarò a Rimini, dopo vi racconto anche perché ho accettato il loro invito.”