Per finanziare la campagna del Sì al referendum dello scorso 4 dicembre il Pd ha accumulato debiti per 9,5 milioni di euro e messo quasi duecento dipendenti in cassa integrazione.
Nonostante la situazione fallimentare, però, il partito di Matteo Renzi è in grado di finanziare 400mila euro per il tour in treno dell’ex premier.
Scrivono Daniele Martini e Wanda Marra sul Fatto Quotidiano:
“In pieno stile renziano, pure stavolta si fa tutto all’ultimo momento. Oltre ai problemi organizzativi e strategici, la prima questione da affrontare sono i soldi, visto che il Pd ha 184 dipendenti in cassa integrazione e un bilancio in rosso di 9,5 milioni di euro, buco lasciato dalla campagna per il Sì al refernedum costituzionale di dicembre.”
Il treno di Renzi non sarà mica quello che usano i pendolari per andare tutti i giorni a lavorare. Non sia mai. Il Pd per l’occasione ha affittato 5 vagoni da Trenitalia:
“Per adesso, si sa che il treno (arrivato a Roma nei giorni scorsi) sarà composto da 5 vagoni, tra cui uno adibito a sala stampa e uno come sala riunioni. E che non si tratterà di carrozze speciali, ma di quelle di un intercity appositamente riadattate per utilizzi charter. Il Pd lo prenderà in affitto da Trenitalia a prezzo di mercato. E dunque, per il calcolo dei costi complessivi il riferimento è proprio il listino della società. Per il quale il costo dell’affitto varia tra i 20 e i 44 euro a chilometro e dipende da una serie di parametri che concorrono a determinare il valore complessivo tra cui ad esempio: la tipologia di materiale rotabile, l’infrastruttura utilizzata (rete Alta velocità o convenzionale), la qualità dei servizi richiesti a bordo e in stazione, il numero di persone impiegato (…) Facendo un conto a spanne su una percorrenza media di 150 chilometri al giorno – a un prezzo intermedio (facciamo per comodità 33 euro a chilometro) per i 45 giorni del tour (durata minima ma potrebbe arrivare a 2 mesi) – si parte da poco meno di 250mila euro, prezzo che può lievitare facilmente se i chilometri percorsi e i giorni del tour aumentano (…) E i costi aumentano e possono arrivare facilmente a 400mila euro o anche più su.”