“A me viene in mente soltanto un aggettivo per definire l’audizione, le ultime dichiarazioni sue, ministro Padoan.
Perché lei si erge a paladino, quello che sta bloccando gli aumenti dell’IVA, che è stato bravo ad andare lì a parlare con l’Europa e a chiedere nuovo deficit, nuova possibilità di fare nuovo debito pubblico, perché lei vuole sostenere la crescita, non vuole frenarla.
Però è strano, perché queste clausola di salvaguardia le ha inserite proprio lei insieme all’ex primo ministro Matteo Renzi, non è che sono scese dal cielo, non è che le avete ereditate.
Questo è frutto della vostra non politica economica, questo è frutto del fatto che avete trascorso questi ultimi tre anni a fare campagna elettorale a spese degli italiani, che ancora ora si ritrovano a pagare con nuovo debito pubblico le vostre campagne elettorali di propaganda.
Perché questo è: queste clausole di salvaguardia erano state inserite a fine 2014 per coprire i famosi 80 euro.
E poi, altro pilastro delle sue dichiarazioni sono questo milione di posti di lavoro, la riforma strutturale del Jobs Act che avrebbe portato questo incremento dell’occupazione. Ed è vero, rispetto al 2008 ci sono pressoché gli stessi occupati, però, ministro Padoan, lei dovrebbe anche dire che rispetto al 2008 il monte ore lavorato è sceso di ben un miliardo di ore. Dovrebbe anche dire, ministro Padoan, che le retribuzioni rispetto al 2008 sono scese del 3,4%, ministro Padoan.
Quindi è inutile cantare vittoria.
Anche perché, io vorrei sapere, ministro Padoan, dove sarebbe andato a finire quel giovane che finalmente avrebbe potuto fare il mutuo, acquistare la casa, finalmente si sarebbe potuto sposare, forte di un contratto a tempo indeterminato grazie al Jobs Act.
Eppure l’Istat ce lo dice, che in realtà stanno aumentando i contratti a tempo, per non parlare di quelli a somministrazione, precariato su precariato. Il Jobs Act non c’entra assolutamente niente con questo aumento di occupazione.”
Intervento di Barbara Lezzi (M5S) in Senato
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si tutto va bene le denunce ma quando formate una classe dirigente altrimenti saremo sempre un partito di protesta.