Ospite a Di Martedì, programma di La7 condotto da Giovanni Floris, Marco Travaglio ha raccontato una per una le porcate della nuova legge elettorale Rosatellum bis, che si appresta ad arrivare al Senato e ad essere approvata:
“Si sono sperimentate tutte le possibili forzature e illegalità previste e non previste dal nostro ordinamento, nel senso che, violando le raccomandazioni del Consiglio d’Europa, si fa una legge a pochi mesi dalle elezioni.
Violando il principio di neutralità delle leggi elettorali si fa una legge elettorale scritta apposta per fregare la prima forza politica italiana, i 5 Stelle e anche Mdp, che non si vogliono alleare con altri, e favorire tutti gli altri partiti.
Violando i regolamenti della Costituzione si impone la questione di fiducia su materia elettorale, cosa che nelle due camere non si era mai vista se non con l’Italicum e si era invece visto purtroppo nel ’23 con la legge Acerbo da parte di Benito Mussolini, e solo in una delle due camere nel ’53 con la legge truffa del governo De Gasperi. Con l’aggravante che questa non è una legge del governo e quindi non si capisce per quale motivo chi vota questa legge debba dare la fiducia al governo, visto che questa è anche una legge scritta da Berlusconi e dalla Lega, che la fiducia al governo non la danno.
È un insieme di forzature che dovrebbe interessare molto la Corte di Giustizia Europea che nel 2005 una legge analoga l’ha bocciata per le elezioni in Bulgaria. E quindi è molto probabile che arriverà la Corte Europea a sanzionare anche l’Italia, ma se ne fregano tutti come se niente fosse”.
Questa legge – ha proseguito il direttore del Fatto Quotidiano – “fa scegliere un terzo dei parlamentari, che sono i candidati di collegio, mentre non fa scegliere la quota proporzionale. A me non interessa niente se nella lista ci sono i nomi o non ci sono i nomi. A me interesserebbe poter mettere una crocetta sul nome che io preferisco, non sul simbolo del partito e poi i segretari dei partiti hanno già deciso al posto mio prima delle elezioni chi fra quelli in lista viene eletto e chi no.
Travaglio ha poi aggiunto:
“Avevano detto ‘basta nominati’, abbiamo due nominati su tre, con un aggravante: che se io voto il candidato del mio collegio perché l’ho visto in campagna elettorale e mi ha convinto, e non ho nessuna intenzione di votare una lista di nominati collegata a lui, sono costretto a votare una lista collegata a lui. Perché se indico un’altra lista mi annullano la scheda, se invece non indico nessuna lista il mio voto al candidato di collegio va comunque alle liste collegate a lui anche se io non voglio minimamente averci nulla a che fare”.
Decennale Pd, Travaglio: ‘L’ho registrato come un funerale’
Alla domanda del conduttore su come avesse registrato i dieci anni anni del Pd, il giornalista ha detto che ha registrato il festeggiamento come “un funerale” in quanto “se uno va a leggere i proclami che fece il Pd di Veltroni nel 2008, quando nacque il partito, e poi li confronta con le cose che sono state fatte negli ultimi anni scopre che quel partito è diventato il contrario di se stesso”.
Caso Appendino, Travaglio a Di Martedì: ‘Fassino ha fatto il debito e l’Appendino ha ricevuto l’avviso di garanzia’
Il giornalista ha anche detto la sua sul caso Appendino: alla sindaca 5 Stelle di Torino è stato notificato un avviso di garanzia con l’invito a presentarsi per un interrogatorio alla presenza di un difensore per la questione del debito “fantasma” di 5 milioni di euro che il Comune aveva accumulato nei confronti della società Ream.
Travaglio ha detto in chiusura: “Fassino ha fatto il debito e l’Appendino ha ricevuto l’avviso di garanzia. Sarà la Procura della Repubblica a stabilire se quel bilancio è falso o no”.
quello che più mi da da pensare che i veri servi al guinzaglio del padrone diano dei servi ad un giornalista indipendente quando non si hanno argomenti da dibattere oltre tutto ha fatto una figura di merda circa atto falso e poi quello caro direttore della testata giornalistica il Giornale il tuo padrone è il condannato per evasione fiscale mentre il fatto quotidiano si finanzia con le abbondanti vendite le pare che non vi sia una gran bella differenza Travaglio non è soggetto a licenziamenti mentre lei si se non segue le direttive del padrone.
travaglio mente, perché appendino non è indagata per il debito ma per un altro reato.