Collegato con lo studio di Omnibus, il senatore del M5S Nicola Morra ha commentato negativamente la nuova legge elettorale denominata Rosatellum bis che è stata approvata al Senato.
Morra ha spiegato che “il M5s ha espresso un giudizio fortemente negativo sulla legge perché è irrazionale, illogica e dunque non democratica.
Con questa legge di fatto l’elettore vota bendato, esattamente come abbiamo voluto simboleggiare ieri (24 ottobre, ndr) in aula, perché a seguito di perversioni che chi ha ideato il sistema elettorale in questione ha pervicacemente perseguito, si entra convinti di votare A e poi il voto arriva a B, C, D e così via”.
L’esponente pentastellato ha proseguito dicendo che tutto ciò avviene “nell’inconsapevolezza dell’elettore” e ha aggiunto:
“Come ha sostenuto anche, per esempio, Walter Tocci, esponente del Partito Democratico che però si rifiuta di votare questa legge elettorale, ci sono degli effetti perversi, diabolici, che tradiscono lo spirito per cui l’elettore debba avere un voto libero, eguale e personale.
Noi abbiamo sollevato questioni di costituzionalità, ma soprattutto reputiamo che questa legge tradisca l’intenzione dell’elettore.
D’altronde è stato lo stesso Valerio Onida, presidente della Corte Costituzionale, a parlare di ‘alterazione e manipolazione dell’intenzione di voto’ o addirittura Paolo Mieli, ex direttore del Corriere della Sera, a definire questa legge una ‘schifezza’, una ‘porcata criminale’ utilizzata contro qualcuno che non fa accordi, qualcuno che non ha interessi a operare negoziazioni al ribasso.
Evidentemente, ma questa è la tesi di Mieli, si vuole favorire un ritorno alle cosiddette larghe intese tradendo ciò che poi si dice in campagna elettorale al proprio elettorato”.
Morra ha anche detto che i 5 Stelle vogliono far capire agli elettori che “questa non è una legge contro il M5s o contro qualcun altro. Questa è una legge contro l’elettore, perché l’elettore, credo, in democrazia, quando vota, vuole sapere con una ragionevole certezza chi debba fruire del suo voto. Con questa legge c’è un effetto perverso e di accecamento, per cui votando in un certo modo tu vai a favorire tante altre liste e formazioni politiche che con il tuo voto aveva ben poco a che fare.
Io ricordo a tutti che gli stessi proponenti di questa legge con l’Italicum avevano schifato la logica coalizionale, perché l’Italicum non ammetteva coalizioni.
Invece con questa legge non soltanto le coalizioni ritornano, ma ritornano in maniera tale da poter mettere a tavola anche coloro che prendono fra l’1 e il 3% e in alcuni casi anche meno dell’1% purché abbiano due eletti in collegi binominali.
Non voglio entrare in questioni di merito, però l’elettore dovrà capire, dovrà sapere che qui il legislatore lo sta prendendo per i fondelli. E francamente da cittadino italiano, prima ancora che da eletto, io mi sento offeso da questa volontà pervicace di offendere l’intelligenza dell’elettore e la filosofia della democrazia.