La bufera è già finita.
Il braccio destro di Chiara Appendino Paolo Giordana si è dimesso dalla carica di capo di gabinetto dell’amministrazione comunale di Torino.
Un’intercettazione telefonica ha tradito Giordana: i finanzieri hanno inviato in procura la telefonata (risalente al luglio scorso) in cui il capo di gabinetto dell’Appendino chiese al presidente di Gtt Ceresa di togliere una multa a un amico.
Giordana, dopo aver rassegnato le dimissioni ha dichiarato: “Sono convinto della correttezza del mio operato e lo dimostrerò nelle sedi opportune. Mi preme, più che ogni altra cosa, tutelare la Città di Torino e l’Amministrazione. Per questa ragione ho prontamente rassegnato le dimissioni nelle mani della Sindaca”.
La sindaca, da parte sua, ha accettato le dimissioni e detto in merito: Accetto le dimissioni di Paolo Giordana, sono umanamente dispiaciuta per la persona, lo ringrazio di aver messo al primo posto l’interesse della Città”.
Si è dimesso il braccio destro della Appendino, la telefonata intercettata
Giordana aveva chiamato il presidente di Gtt Ceresa per chiedere di togliere la multa ad un suo amico che avrebbe dovuto pagare 95 euro.
La Stampa riporta il contenuto dell’intercettazione:
“Per carità, i controllori sono tanto bravi però un po’ troppo, come dire, quadrati. Praticamente un mio amico era sul pullman che stava per timbrare il biglietto e il controllore l’ha fermato dicendogli ‘lo deve timbrare 5 minuti fa, 1 minuto fa, 30 secondi fa. Adesso le devo fare la multa’. Non è tanto carina come cosa. Cosa possiamo fare?”. L’ad di Gtt a questo punto chiede delucidazioni: ‘Ma la multa ce l’hai?’. E Giordana replica : ‘Ha la multa e il biglietto timbrato anche’. Ceresa ribatte: ‘Sì, manda. Posso. Me la puoi mandare? Faccio io!’.”
In una ulteriore telefonata intercorsa tra i due, datata fine luglio, Ceresa chiama Giordana e gli dice: “Per quella cosa che mi hai detto tutto a posto. Non gli arriverà la multa”.