Voto Sicilia, Di Stefano (M5S): ‘Può essere ricordato come quello dei grandi brogli’

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“Purtroppo queste elezioni potrebbero essere ricordate come quelle degli impresentabili, lo scarto dei voti reali al momento è di circa 20mila voti, guarda caso i voti che potrebbe portare Francantonio Genovese (padre di Luigi, candidato della coalizione di Musumeci, ndr).
Siamo preoccupati dal fatto che questo voto possa essere ricordato come quello dei grandi brogli.

Non abbiamo vinto per via degli impresentabili. Per noi è stata un’impresa eroica e siamo già stracontenti di questo risultato”.

È quanto affermato da Manlio Di Stefano, deputato siciliano del M5S, oggi al Comitato di Giancarlo Cancelleri sulle Regionali.

Voto Sicilia, M5S: ‘Noi prima forza politica del Paese’

In un post pubblicato sul Blog di Beppe Grillo il capo politico del M5S Luigi Di Maio ha scritto:

“Sono ancora in Sicilia, qui anche oggi splende il sole e vorrei fare alcune considerazioni sulle due votazioni di ieri. Ad Ostia ci siamo confermati la prima forza politica con il 30%. In Sicilia abbiamo quasi triplicato il Pd e doppiato forza Italia. Sono insieme a Giancarlo e stiamo seguendo lo spoglio: il risultato sarà incerto fino all’ultimo seggio scrutinato. Possiamo farcela, ma lo sapremo solo alla chiusura dei seggi.

Siamo la prima forza politica del Paese e abbiamo tenuto testa alla grande all’accozzaglia del centrodestra e superato ampiamente quella che sarebbe formata da centro sinistra e sinistra che secondo le proiezioni attuali, insieme, sarebbero attorno al 25%. Noi da soli siamo ben oltre il 30%. Come vi dicevo qualche giorno fa, a neutralizzare il Rosatellum sarà il voto dei cittadini e in Sicilia l’abbiamo già fatto. Possono andare contro la Costituzione, ma non possono andare contro il voto dei cittadini. Siamo l’unica vera grande forza politica del Paese.

Il Pd è politicamente defunto. A quello che leggo oggi sui giornali in interviste di esponenti Pd, non sappiamo neanche se Renzi sarà il candidato premier del centro sinistra. Anzi, secondo le ultime indiscrezioni riportate dai media, a breve ci sarà una direzione del Pd dove il suo ruolo sarà messo in discussione. Il nostro competitor non è più Renzi o il Pd. Combattiamo contro l’indifferenza che genera l’astensione.”

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