Milano: arrestati sei poliziotti con l’accusa di corruzione.
La squadra mobile del capoluogo lombardo ha scoperto che gli agenti rilasciavano permessi di soggiorno a immigrati in cambio di soldi. Oltre ai sei ci sarebbe, riportano varie testate, un settimo collega coinvolto nelle indagini che è stato sospeso per un anno dal lavoro.
L’ordine d’arresto è arrivato dal gip Livio Cristofano, su richiesta del procuratore Paolo Filippini.
I poliziotti, secondo l’accusa avevano messo in piedi un’organizzazione che forniva in cambio di compensi che andavano da centinaia a migliaia di euro permessi di soggiorno a stranieri che non ne avrebbero avuto diritto.
Quattro dei sei agenti si trovano in carcere, mentre due di essi sono ai domiciliari, in quanto estranei all’associazione a delinquere.
I poliziotti arrestati avevano messo in piedi un’organizzazione insieme a tre cittadini stranieri che facevano da intermediari. Si tratta di due ristoratori cinesi (finiti anch’essi in carcere) e un arabo ricercato dalle forze dell’ordine. I tre procacciavano i clienti.
Nel capo di imputazione si legge che i membri di questa “associazione” si assumevano “artificiosamente la competenza territoriale degli uffici amministrativi, attestando falsamente la sussistenza dei requisiti obbligatori per la concessione/rinnovo illegittimo del permesso di soggiorno, il tutto a fronte del pagamento di somme di denaro o la dazione di altre utilità”.
Nel corso delle indagini, Già dal 2015 gli agenti coinvolti erano già stati comunque rimossi dal loro incarico. L’indagine è partita dal 2013 e agevolata dalle dichiarazioni di un agente di polizia arrestato dalla Squadra Mobile nel novembre del 2016.
L’operazione ha anche portato alla confisca di una villa del ‘700 del valore di circa 700mila euro. L’immobile era intestato alla moglie di uno dei poliziotti.
Gli agenti coinvolti – riporta La Repubblica – si lamentavano dei controlli stringenti iniziati con l’arrivo della nuova dirigente dell’Immigrazione, motivo per cui avevano iniziato ad appoggiarsi a colleghi distaccati nei commissariati.