Forse il Pd ha cantato vittoria troppo presto.
Qualche giorno fa Matteo Renzi aveva detto “il procuratore di Arezzo Roberto Rossi ha spiegato che non c’è nessun profilo penale sul padre di Boschi evidenziando piuttosto le responsabilità di Bankitalia”.
Stando a quanto riporta “La Verità” Pierluigi Boschi, padre dell’ex-ministra, sarebbe di nuovo indagato. A muovere l’accusa stavolta è la procura di Arezzo, che ha aperto un fascicolo su obbligazioni rischiose vendute ai clienti.
Si legge su La Verità:
“L’ex presidente Giuseppe Fornasari, Boschi senior e altri dieci consiglieri del cda insediatosi nell’aprile 2011, oltre all’ex direttore generale Luca Bronchi e a quattro membri del collegio sindacale, risultano iscritti sul registro degli indagati della Procura di Arezzo per bancarotta e falso in prospetto (il foglietto informativo che va ai clienti delle obbligazioni subordinate), un filone che dovrebbe essere arrivato quasi al giro di boa della richiesta di proroga delle indagini e che è stato innescato dalle conclusioni e dalle sanzioni che la Consob ha comminato a 17 ex amministratori per i subprime spazzatura.”
Quanto scritto sul quotidiano diretto da Maurizio Belpietro non coincide con la ricostruzione del Corriere della Sera. Un articolo di ieri a firma di Fiorella Sarzanini parla di ulteriori controlli su Pierluigi Boschi, ma non della sua iscrizione al registro degli indagati.