Giuliano Amato premier è un’ipotesi reale?
Sembra di sì a giudicare da quanto scrive il vicedirettore di Libero Franco Bechis sul proprio blog L’Imbeccata.
Il giorno in cui gli italiani saranno chiamati a votare per eleggere i nuovi membri del Parlamento è sempre più alle porte ed iniziano anche saltar fuori i primi nomi di possibili candidati per la Presidenza del Consiglio.
I sondaggi escludono il raggiungimento della maggioranza nelle camere dopo le elezioni da parte delle principali forze politiche che si sfideranno: la coalizione di centrodestra, quella di centrosinistra e il MoVimento 5 Stelle. E si parla di uno scarto del 10% per arrivare ad una maggioranza stentata.
La coalizione di centrodestra, che pure si vede in testa secondo gli ultimi sondaggi, è lontana dall’ottenere una maggioranza solida in Parlamento. Anche considerando un aiuto dai centristi, le cose non cambierebbero in maniera significativa.
Fuori dalla corsa è sicuramente il centrosinistra di Matteo Renzi, in caduta libera al 25%, che spera di poter toccare quota 30% formando una coalizione con la sinistra radicale e qualche piccolo partito centrista, che, non potendo raggiungere il 3%, pur di non rimanere fuori dai giochi, preferiscono regalare i loro voti all’ex Presidente del Consiglio.
Si distaccano da queste dinamiche politiche i pentastellati, guidati da Luigi Di Maio, fiduciosi di ottenere il 30% dei voti contando solo su se stessi (cosa molto probabile, ma non certa), in modo da ricevere dal Presidente della Repubblica l’incarico di governo in quanto partito più votato.
L’iter legislativo, però, non prevede tali procedure, né tantomeno la legge elettorale. Probabilmente dietro questa affermazione si nasconde un messaggio di ottimismo rivolto ai sostenitori.
Pare, quindi, che lo scenario più realistico sia quello di un governo di larghe intese guidato dal quasi ottantenne Giuliano Amato.
A conti fatti, è risultato essere lui quello che meglio rispecchia la figura istituzionale accettata e condivisa dalla maggioranza dei partiti: accettabile sia da Renzi che da Grasso, è anche legato a Berlusconi e, ultimo ma non meno importante, a Mattarella.
Praticamente un suicidio ,domanda ma cosa andiamo a votare . devo scappare nn se ne puo piu ,. siamo in un baratro .
E’ il peggio che ci possa capitare.Solo lacrime e sangue.