Scoppia la polemica su un emendamento del Pd sul cantiere TAP e Gianluigi Paragone interviene subito con un video pubblicato sulla propria pagina Facebook:
“Ho letto una cosa incredibile oggi sui giornali, e cioè che un emendamento del Partito Democratico, e cioè un partito al servizio del potere delle multinazionali, asservito al potere finanziario, e quindi ai grandi poteri, prevede, o vorrebbe prevedere, l’arresto per chi entra nel cantiere del gasdotto TAP,” è quanto denuncia Gianluigi Paragone sul social network.
L’ex conduttore de La Gabbia ha proseguito dicendo “che in questi giorni stiamo assistendo nella commissione banche alla sfilata di gente che dovrebbe stare in galera invece va a parlare in commissione e dice ‘ma io non ne sapevo niente, non so niente, ops cos’è successo nel mondo del credito, nel mondo del risparmio’.”
Quelle persone il giornalista le definisce “finte tonte” e “vispe terese” e riguardo a loro non ha dubbi: “Dovrebbero stare in galera e non ci stanno perché qualcuno le sta proteggendo”.
E ora, mentre questi sono a piede libero, si sente parlare di un emendamento che vorrebbe l’arresto per chi entra nel cantiere TAP:
“Quando la democrazia ha paura del dissenso è una democrazia malata, quella sì che sta prendendo una strana piega.
Sento parlare di pericoli di destra, ecco, se c’è un fascismo, è un fascismo che esattamente si esprime con il divieto al dissenso, con le manette, con il dissenso, perché qualcuno si vuole ribellare. E se si vuole ribellare è perché è saltato il sistema democratico. Allora il TAP sarebbe un cantiere di interesse strategico nazionale, quindi arresto per chi viola questo cantiere”.
Chi ha fregato i risparmi degli italiani guadagnati con il lavoro e il sacrificio, ha aggiunto Paragone, “è coperto, il risparmio può essere fregato sotto gli occhi di tutti”, mentre il Partito Democratico si preoccupa “di prevedere l’arresto per chi entra nei cantieri TAP”.
“È assurdo – conclude Paragone – questa gente al governo non ci deve più stare”