Chiara Giannini sul Giornale ha ricostruito la vicenda del salvataggio di una ragazza che stava per soffocare da parte del marò Massimiliano Latorre.
L’episodio è accaduto il 9 dicembre scorso alle celebrazioni per Santa Barbara, patrona dei marinai, a Imola: il militare, mentre tornava a casa con un amico, ha notato una donna distesa a terra in preda ad una crisi epilettica. Latorre è intervenuto immediatamente aprendo la bocca della ragazza e tirandole fuori la lingua.
Con questa mossa il marò ha salvato la vita alla giovane donna, racconta Il Giornale:
“Massimiliano Latorre, uno dei due fucilieri di Marina coinvolti nella vicenda della Enrica Lexie, ha salvato la vita di una giovane che stava soffocando.
Il marò, ospite lo scorso 9 dicembre alle celebrazioni per Santa Barbara, patrona dei marinai, a Imola, dove si è tenuto il raduno del gruppo dell’Emilia Romagna dell’associazione Leone di San Marco, stava rientrando a casa dell’amico Elvio Pazzi, tra gli organizzatori della manifestazione, quando ha notato una donna distesa a terra e altre persone di fronte a lei, terrorizzate, che non sapevano cosa fare. Senza perdersi d’animo, Latorre si è precipitato di fronte alla ragazza e si è reso conto che la stessa era in preda a una crisi epilettica e che stava soffocando. Le ha, allora, aperto la bocca e tirato fuori la lingua, salvandole, di fatto, la vita. Poco dopo è arrivata un’ambulanza che ha portato la giovane al pronto soccorso più vicino, dove è stata visitata e curata. Alcuni giorni dopo Massimiliano è stato ringraziato dalla diretta interessata per il bel gesto.”
Ma non è la prima volta che Latorre salva la vita di una persona:
“Quando era detenuto in India – prosegue Chiara Giannini nel suo articolo – si gettò addosso a un giornalista del “The New Sunday express” impedendogli, di fatto, di finire investito da un mezzo in movimento”.