La benzina a 50 cent è realtà?
A giudicare da quanto dichiarato dall’Agenzia dell’Entrate e dai prezzi al distributori no.
Maria Antonietta Uras, sindaca di Giave, paesino sardo di circa 500 abitanti in provincia di Sassari, ha dichiarato che dal 1 gennaio nel suo Comune vige la “Zona Franca al consumo” e che i cittadini che fanno rifornimento al distributore del paese non pagheranno più IVA e accise sui carburanti.
A spegnere ogni entusiamo però ci hanno pensato prima il titolare del rifornitore di Giave, Giuseppe Mura, e poi il sindaco di Desulo Gigi Littarru.
Il primo ha detto “ci sono degli accordi con la Q8 e i macchinari sono tarati. Io non ho la facoltà di modificare il costo del carburante dall’oggi al domani. Magari potessi. E poi chi mi rimborsa? Perciò mi dispiace per tutti i clienti che si sono presentati convinti dei ribassi, ma qui la benzina si paga ancora a prezzo pieno.
Littarru ha poi fatto sapere che la stessa domanda era stata posta da un altro primo cittadino isolano all’Agenzia dell’Entrate, la quale aveva replicato spiegando che “dal punto di vista fiscale, nessuna norma stabilisce che il territorio della regione Sardegna non appartiene al territorio dello Stato”.
E per quanto riguarda l’IVA “le uniche eccezioni relative al territorio dello Stato, ai fini IVA, non riguardano alcun territorio della regione Sardegna.”
In definitiva, “nel territorio della regione Sardegna non è previsto alcun regime fiscale di zona franca integrale”.
Nel suo comunicato Maria Antonietta Uras aveva annunciato “a tutti i residenti a Giave, compresi Coloro che andranno a fare benzina a Giave avranno una scheda su cui segnare l’importo pagato. Importo di cui potranno chiedere rimborso o portare anche come compensazione di altri tributi. Ovviamente il rimborso sarà riferito esclusivamente a Iva e accise tributi che come sappiamo Non dovuti nei territori attivati come zona franca al consumo”.
Ma sembra proprio che la benzina a 50 cent per ora resta un miraggio.
