È entrato all’ospedale Sant’Eugenio di Roma e dopo essersi travestito da infermiere ha molestato una donna di 43 anni che stava per partorire.
Per questo motivo un somalo di 38 anni è stato arrestato dalla polizia di stato del commissariato Esposizione con l’accusa di violenza ses suale e furto.
L’uomo, che vive in Italia da 5 anni con permesso di soggiorno, ha precedenti e davanti ai giudici si è giustificato dicendo: “Solo Dio sa perchè l’ho fatto”.
L’episodio risale al 31 dicembre scorso e la vicenda si è consumata nel primo pomeriggio. Ieri i giudici della quinta sezione penale di Roma hanno convalidato l’arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere.
La Stampa riporta che la donna, impaurita dopo essere stata palpata sulle gambe e in altre zone più intime, ha iniziato ad urlare e subito è intervenuto il personale dell’ospedale, che ha avvertito la polizia.
Il somalo ha tentato la fuga, che però è durata poco perché gli agenti lo hanno subito raggiunto e ammanettato .
Il processo a carico dell’uomo, che sarà difeso dall’avvocato Alessia Giordano, è fissato per il 10 gennaio davanti alla quinta sezione penale di Roma. La difesa chiederà la perizia psichiatrica.
Le strutture ospedaliere dovrebbero rafforzare le misure di sicurezza, dato che non è la prima volta che accadono episodi simili.
Lo scorso ottobre un operatore sanitario di 41 anni è stato arrestato dai carabinieri a Paternò, in provincia di Catania, perché aveva tentato di molestare un 16enne che era stato appena operato.
In quel caso l’uomo, fingendo di essere un infermiere, aveva approfittato delle condizioni di malessere causate dall’operazione per portare il giovane nel bagno, dove, con l’accusa di effettuare un massaggio, lo molestava. In quell’occasione fu disposta immediatamente la custodia cautelare nel carcere di Catania in quanto ritenuto “concreto il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, commessi peraltro sotto un impulso che l’indagato non era in grado di controllare”.