Ospite nello studio di “Di Martedì” lo scorso 23 gennaio Laura Boldrini ha precisato di non aver mai detto che tutti i migranti possano entrare indiscriminatamente in Italia.
Un’affermazione poi confermata, a scanso di equivoci, con un tweet: “Non ho mai detto che tutti gli immigrati possano entrare indiscriminatamente in Italia. Mi hanno cucito questo abito addosso ma io invece penso che il fenomeno migratorio vada governato”.
Le parole sui migranti dette dalla Boldrini da Floris sembrano però stridere con le dichiarazioni rilasciate negli ultimi anni.
Perché se da un lato è vero che l’esponente di Liberi e Uguali non ha mai detto letteralmente di accogliere indiscriminatamente gli immigrati, dall’altro i suoi tweet e i suoi discorsi mostrano un desiderio per l’accoglienza che sembra non avere limiti.
Infatti, il 10 novembre del 2016 la Boldrini si scagliava contro chi sosteneva che ognuno deve stare a casa propria. Una ricetta – secondo lei – “non praticabile con oltre 243 milioni di migranti”.
In un tweet del 18 dicembre 2015, invece, la Boldrini lanciava l’allarme: “Senza migranti tra qualche decennio l’Ue sarà spopolata e abitata da anziani. Chi pagherà le pensioni? Chi manderà avanti il sistema produttivo?”.
E non bisogna poi dimenticare che nel 2014 l’allora presidente della Camera dichiarò: che “i migranti sono l’avanguardia della nostra globalizzazione […] e ci offrono uno stile di vita che presto sarà lo stile di vita di moltissimi di noi”.
Ma in effetti la Boldrini ha anche rilasciato interviste in cui precisava che accoglienza non significa far arrivare tutti in Italia, ma “vuol dire cercare di gestire il fenomeno in modo da rispettare le leggi nazionali e internazionali”.
Tuttavia nel marzo 2016, ribadì un concetto già elaborato in precedenza: dobbiamo accogliere i migranti perché, sennò, chi ci pagherà le pensioni. E diede alcuni numeri: per “salvare l’Italia dall’invecchiamento”, spiegava, occorrono “ogni anno a 300-400 mila migranti”.
Boldrini, osserva Giuseppe De Lorenzo sul Giornale, “potrà anche sostenere questo non significhi ‘voler aprire le porte a tutti’. Ma se si considera che nel 2016 sono entrati 181mila migranti e nel 2017 119mila, per arrivare a 300mila l’anno non solo non bisognerebbe rimpatriare chi non gode del diritto d’asilo, ma occorrerebbe andare a caricare direttamente in Africa i restanti 200mila”.
E non dimentichiamo che la scorsa estate la Boldrini disse che “esiste una semplice verità: non riusciremo mai fermare il movimento di milioni di persone”.
Siamo sicuri, conclude De Lorenzo, “che quello della Boldrini sia solo un abito cucitole addosso?”