Siamo salvi.
A difenderci dalle fake news durante le elezioni sarà “Pagella Politica“, il sito di fact-checking politico fondato nell’ottobre del 2012 da un gruppo di studenti.
Apprendiamo da Repubblica.it che saranno proprio loro dalla prossima settimana a decidere quali sono le storie vere, e quelle false, o parzialmente false, che vengono pubblicate su Facebook.
“Meno male!” Diranno in molti.
Peccato che, a giudicare dai risultati delle analisi di questo sito, dovremo stare attenti due volte.
Il Blog “Charlemagne” dell’Economist, uno dei settimanali economici più influenti al mondo, in occasione delle elezioni del 2013 dedicò un articolo al fact-checking di Pagella Politica. “Sulla base delle loro classificazioni – scrissero – produce una valutazione in percentuale per ogni politico”.
Dalle “classificazioni” del 2012, attenzione, Mario Monti “emerge come il candidato più sincero con un rating dell’85%”. Poi troviamo Pierluigi Bersani, al 71%. Antonio Ingroia al 53%. Berlusconi, scrivono, non fa meglio di Ingroia.
Dopo tutti questi viene Beppe Grillo, a cui l’Economist dedicò la foto del post, intitolato “Pinocchio heirs” (= Gli Eredi di Pinocchio): quel bugiardo del fondatore del M5S ottenne un “misero 46%”.
Le elezioni del 2013 sappiamo tutti come sono andate: il M5S primo partito, un flop incredibile per Scelta Civica di Mario Monti. Perciò le cose sono due: o gli italiani sono tutti dei minchioni, oppure qualcosa in questo sito non torna.
Perché se da una parte non obiettiamo la veridicità del fact-checking, dall’altra ci preoccupa la selezione delle notizie.
È facile far passare come bugiardo un comico che spesso esagera nelle sue dichiarazioni, così come è facile scegliere selettivamente le dichiarazioni di altri politici.
Possiamo davvero fidarci?
Sarà un caso, ma il premio “Panzana dell’Anno” che i lettori del sito danno al politico che la spara più grossa l’ha vinto proprio Beppe Grillo perché aveva smentito un editoriale del New York Times che lo accusava di aver mostrato posizioni antivacciniste.
Al secondo posto abbiamo Matteo Salvini, al terzo Luigi Di Maio. Seguono, in ordine di votazione, ancora Di Maio, Padoan e Salvini. Chiudono la classifica Di Battista, Renzi, Berlusconi e ancora Renzi.
L’ex-premier, noto fin da giovane come “Il Bomba”, e Berlusconi, soltanto ultimi. Come è possibile?
In attesa di scoprirlo vi invitiamo a partecipare alla prossima edizione de “La Panzana dell’anno”, forse gli ultimi due saranno i primi.