Proprio l’altroieri una ricerca congiunta dell’Università di Oxford e del “Reuters Institute for Study of Journalism” ha rivelato che le fake news raggiungono solo il 3% degli italiani online.
Tralasciando il fatto che i professoroni dell’illustre università britannica hanno usato come fonte blog italiani poco attendibili e inchieste fake come quelle del New York Times e Buzzfeed del novembre scorso, al leggere la notizia la domanda è sorta spontanea: e le fake news di giornali e tv quante persone raggiungono?
Queste ricerche noi le lasciamo a chi dei problemi reali del Paese non gliene frega, e non ne sa, un bel niente e ci limitiamo a fare una stima sulla base della percentuale di elettorato che i vecchi partiti ancora oggi attirano in Italia: un buon 70%.
Questo significa che i fake media, ovvero giornaloni e tv, con le loro false notizie raggiungono i due terzi degli elettori, ovvero chi, secondo i sondaggi, il prossimo 4 marzo voterà per uno dei partiti che nelle proprie liste presenta paracadutati, condannati e impresentabili.
Proprio quest’ultima categoria, quella degli impresentabili, è cara a Pd e Forza Italia da tempo, ma oggi La Stampa di De Benedetti vorrebbe farci credere che anche i candidati M5S vi appartengono. Niente di più falso. Proprio per via della rigorosa, e tanto criticata, selezione dei candidati, i 5 Stelle porteranno in parlamento soltanto incensurati.
Chi ha scritto questo titolo si vergogni.
Ma quella appena citata non è l’unica falsità della stampa italiana che si può leggere sui giornali di oggi. Il peggio arriva da Libero, che, dopo aver definito Di Maio “leader illetterato”, titola: “Di Maio ordina ai suoi: sputtanate gli avversari”.
Al che noi ci siamo chiesti: e agli altri partiti, ai giornali e ai tg chi l’ha ordinato di sputtanare il M5S?
Qualche idea ce l’abbiamo, ma proseguiamo…
La rassegna stampa continua con La Repubblica e Il Corriere della Sera. Il primo, quotidiano fondato da Eugenio Scalfari che tra Berlusconi e Di Maio sceglierebbe Berlusconi, titola: “Il Pd: aiuti a famiglie e lavoro”. E sotto: “Senza Grillo, M5S nel caos”. Il Corriere invece inverte: prima M5S e poi Pd, ma stavolta il caos nei 5 Stelle è dovuto alle parlamentarie.
Poi c’è Il Giornale di Berlusconi, che in prima pagina titola: “VIZIETTO DA CASTA Bufera su un candidato con l’affitto da 7 euro al mese”.
Il candidato in questione è Emanuele Dessì e il Comune di Frascati ha fatto sapere che l’assegnazione della casa all’esponente pentastellato è regolare. Visto che alcuni aspetti di questa vicenda sono però ancora da chiarire, non approfondiamo.
Potremmo andare ancora avanti con le prime pagine delle testate minori ma ci fermiamo qui perché non vogliamo rovinarvi ulteriormente lo stomaco e l’umore.
Ciò che emerge è già abbastanza chiaro: è in corso un attacco coordinato della stampa contro il M5S. La guerra è cominciata.