La Guardia di Finanza ha effettuato 15 arresti per corruzione per due associazioni a delinquere accusate di reati contro la pubblica amministrazione, corruzione e frode fiscale.
Le indagini sono state svolte dalla procura di Roma e quella di Messina in coordinamento con quella di Milano e hanno portato all’arresto, tra gli altri, dell’ex pm della Procura di Siracusa Giancarlo Longo e di Enzo Bigotti, imprenditore coinvolto anche nel caso Consip.
Sono stati arrestati acnhe Piero Amara (legale di Eni) e l’imprenditore Fabrizio Centofanti.
Alessandra Ziniti su Repubblica.itracconta la vicenda con dovizia di particolari: si parla di un “cerchio magico” formato da professionalità di vario tipo, come avvocati, magistrati, consulenti e docenti universitari, che svolgevano operazioni di dossieraggio e depistaggi al fine di condizionare l’esito dei processi. Un’attività, scrive Repubblica, che lucrava centinaia di milioni di euro ai clienti serviti.
Secondo le indagini il legale di Eni Amara avrebbe inquinato l’indagine della Procura di Milano, nell’ambito della quale era indagato l’ad di Eni Claudio Descalzi (rinviato a giudizio un mese fa per una tangente da 1,3 miliardi di euro per lo sfruttamento di un giacimento petrolifero in Nigeria). L’avvocato, spiega Repubblica, avrebbe tentato un’operazione di depistaggio.
Come? Amara avrebbe fatto presentare alla Procura di Siracusa il suo amico Alessandro Ferrara il quale, nell’estate 2016, denunciò di essere stato vittima di un misterioso tentativo di sequestro a da parte di due nigeriani e un italiano.
I presunti sequestratori avrebbero voluto avere notizie su un report che avrebbe provato un complotto internazionale ai danni dell’ad di Eni Descalzi, dietro al quale ci sarebbero stati gli 007 nigeriani e ambienti finanziari italiani insieme ad alcuni consiglieri del cda di Eni.
Le procure di Roma e Messina, riporta l’Huff Post hanno agito da “distinti input investigativi, convergendo sull’operatività dei due sodalizi criminali, “consentendo altresì la ricostruzione di ipotesi di bancarotta fraudolenta da parte di soggetti non riconducibili alla struttura delle organizzazioni”.