Sondaggio Ixé per l’Huff Post: il Pd ha perso il 5% in 3 mesi e mezzo

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A poco meno di un mese dalle elezioni un nuovo sondaggio Ixé per l’Huff Post sulle intenzioni di voto degli italiani alle politiche rileva che la situazione non è variata.

Ovvero ci troviamo ad un punto in cui, per come stanno le cose ora, nessun partito e nessuna coalizione riuscirebbe a raggiungere la maggioranza necessaria a garantire governabilità né alla Camera né al Senato.

Dalle rilevazioni emerge che il centrosinistra è in leggera risalita e che il centrodestra è stabile. Il Movimento 5 Stelle invece perde qualcosina per strada. Vediamo nel particolare le percentuali dei consensi.

Il M5S, probabilmente per via del recente sgambetto causato dalla questione (gonfiata come al solito dai media, ndr) degli “impresentabili”, perde lo 0.5%, attestandosi al 28.7%, ma si conferma di nuovo primo partito a livello nazionale.

Dopo il trend in continuo calo nell’ultimo periodo (i dem hanno perso il 5% in tre mesi e mezzo per via dello scandalo banche) il Partito Democratico torna a guadagnare qualche punto, piazzandosi come seconda forza politica al 22% (+0.2%).

In leggero rialzo anche Berlusconi con Forza Italia al 17% (+0.3%), ma non si può dire lo stesso per i suoi alleati: la Lega di Salvini scende all’11.5% (-0.4%) e anche Fratelli d’Italia perde uno 0.1% e si ferma al 4.3%; Noi con l’Italia-UDC stabile al 2%. Tra i partiti minori, a registrare un vero boom di consensi questa settimana è Più Europa che passa dal 2% al 2.6%. Liberi e Uguali, guidati da Pietro Grasso sale al 7.3% (+0.3%). Invece Civica Popolare scende al 0.8% (-0.1%) e Insieme allo 0.4% (-0.3%).

Il sondaggio mostra anche come sarebbero suddivisi i parlamentari nel caso in cui si formino governi di coalizione.

Un ipotetica alleanza tra PD e Forza Italia raggiungerebbe il numero di 252 Deputati e 123 Senatori. Mancherebbero 64 seggi alla Camera e 35 al Senato per la maggioranza.

Se a coalizzarsi fossero Lega e MoVimento si salirebbe a 270 Deputati e 130 Senatori, ma per la governabilità anche in questo caso mancherebbero 46 parlamentari alla Camera e 28 al Senato.

Un governo del Presidente sarebbe la condizione sotto la quale si accorperebbe il maggior numero di parlamentari: 298 alla Camera e 147 al Senato, ma non si arriverebbe alla maggioranza rispettivamente per 18 e 11 seggi. Insomma una situazione di stallo da qualunque angolazione.

Il leader preferito dagli italiani rimane comunque l’attuale Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni col 34% delle preferenze. A seguire Emma Bonino al 30%, Luigi di Maio al 29%, Silvio Berlusconi al 23%, Matteo Salvini al 23% e infine Matteo Renzi al 22%.

Per quanto riguarda l’affluenza, infine, l’8% degli intervistati dichiara che il 4 marzo non andrà a votare, mentre il 59.3% afferma che si recherà alle urne.

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