Qualche sera fa a “Otto e Mezzo” Matteo Renzi ha accusato il M5S di essere un’arca di Noè che imbarca “truffatori, scrocconi, riciclati di altri partiti politici e massoni“.
Detto dal leader di un partito che ha 29 inquisiti e ha avuto diversi scandali negli ultimi anni, fa sorridere.
Vogliamo soffermarci inoltre sull’ultima categoria di persone che i 5 Stelle hanno imbarcato nel proprio partito: gli iscritti alla massoneria, di cui i media hanno parlato molto negli ultimi giorni.
E’ vero: anche se ormai è troppo tardi, i vertici pentastellati hanno scoperto che tra i candidati c’erano alcuni massoni. Dopo il caso Vitiello, sono usciti anche i nomi di Piero Landi e Bruno Azzerboni. Il Movimento 5 Stelle li ha già cacciati facendo sapere che “al momento della sottoscrittura della candidatura Azzerboni e Piero Landi non ci hanno informato, non hanno detto la verità”.
Per questo motivo, hanno aggiunto, “non possono stare nel Movimento 5 Stelle e sempre per questo motivo sarà loro chiesto di rinunciare al seggio”. Ai due è stato inoltre proibiti l’uso del simbolo del M5S e gli sarà chiesto “di risarcire eventuali danni di immagine cagionati al M5S”.
Una risposta decisa quella del M5S.
Giornaloni e tv hanno presentato la notizia come uno scandalo (e in effetti all’interno del M5S lo è), ma si sono dimenticati che nel Partito Democratico i massoni sono ammessi senza problemi, devono solo dichiararlo, come spiega Il Fatto Quotidiano in un articolo pubblicato ieri sul proprio sito.
Nel 2010 una serie di inchieste svelarono che vari esponenti toscani dem erano iscritti alla Massoneria del Grande Oriente d’Italia in seguito alla pubblicazione di una foto di un assessore del comune di Scarlino (Grosseto), Guido Mario Destri, il quale era stato immortalato ad una riunione della Loggia Guerrazzi di Follonica.
Il codice etico del Pd allora non ammetteva iscritti che appartenevano ad associazioni segrete. Poi le regole, dal 7 giugno 2010, sono cambiate, come spiega Il Fatto: “Il comitato dei Garanti stabiliva che si può essere massoni e iscritti al Pd a patto che la loggia non sia segreta e che, al momento di aderire al partito, si dichiari a colpi di documenti l’appartenenza a qualsiasi associazione così da consentire la verifica.”
Eppure i (fake) media ci fanno credere da giorni che i 5 Stelle sia un partito che “imbarca” massoni. Quando inizieranno a raccontare la verità?