Ospite a Non è L’Arena, il programma condotto da Massimo Giletti su La7, Matteo Renzi è tornato sul caso delle mancate restituzioni da parte di alcuni parlamentari del M5S.
Il leader del Pd, mentre montava lo scandalo dei rifuti in Campania che vede protagonista Roberto De Luca, assessore Pd al Comune di Salerno, ha attaccato i 5 Stelle dicendo che quella che è stata impropriamente chiamata dai media “Rimborsopoli” “è una vicenda che non gli è piaciuta perché è una truffa ai danni degli italiani.
Renzi ha proseguito spiegando che “loro hanno restituito 23 milioni di euro in 5 anni” e “ci hanno fatto una campagna di comunicazione di valore ben superiore, perché lo hanno detto dappertutto e in tutte le sedi, raccontando che erano buoni, bravi, onesti e gli altri disonesti”.
A lui, ha sottolineato l’ex premier, “non interessa quanti soldi hanno restituito i Cinque Stelle, comunque meno del Pd,” ha detto riferendosi all’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, che non è però una restituzione ed è avvenuta solo in parte, dato che i partiti ancora incassano soldi dei cittadini grazie al 2 per mille.
Il problema, ha aggiunto Renzi è che gli esponenti del M5S “fanno gli splendidi in tv e poi truffano, il punto è che stanno prendendo in giro gli italiani”.
E ancora: “A me piacerebbe discutere con Di Maio di vaccini, di Europa, di infrastrutture, di Expo, di Olimpiadi, di innovazione, di robot, ma se Di Maio candida, sotto la sua responsabilità, delle persone che poi butterà fuori, sta ingannando gli italiani”-
Poi un’altra sferzata al Movimento 5 Stelle: “Ma come fanno quelli che parlano di onestà a votare dei truffatori? I 5 Stelle per 5 anni hanno fatto la morale agli altri e poi si è scoperto che sono esattamente come tutti gli altri, anzi un po’ peggio nella qualità amministrativa: hanno delle persone perbene e hanno dei ladri e dei farabutti al loro interno. Devono smetterci di fare la morale”