Mentre Fanpage.it pubblica la terza puntata dell’inchiesta su appalti e rifiuti in Campania, Vincenzo De Luca querela Luigi Di Maio per le dichiarazioni rilasciate dal candidato premier 5 Stelle nei giorni scorsi.
In un post pubblicato su Facebook, De Luca senior invita Di Maio, “membro autorevole della casta a 15mila euro al mese, a rinunciare all’immunità parlamentare” e aggiunge: “Gli rinnoveremo la richiesta ogni giorno fino alle elezioni”.
Il capo politico pentastellato nel frattempo ha pubblicato un video su Facebook in cui commenta il terzo video dell’inchiesta di Fanpage.it: “Come vedete Tangentopoli non è mai finita e grazie ai giornalisti di Fanpage oggi veniamo a conoscenza di una Tangentopoli campana che investe tutti i partiti di questo Paese: centrodestra e centrosinistra. Ma non è solo una Tangentopoli campana, perché qui ci sono persone che girano attorno al partito del presidente del Consiglio dei ministri Gentiloni, l’ex presidente del Consiglio Renzi, e poi ci sono politici che girano intorno al partito di Giorgia Meloni, che parla tanto di legalità e poi ha gente indagata per corruzione in questa inchiesta,” ha detto Di Maio, che sui politici coinvolti, nonostante la querela ha rincarato la dose: “Dobbiamo mandare a casa questi partiti assassini, sono gli assassini politici dei cittadini che stanno morendo di tumore a causa dello smaltimento illecito dei rifiuti”.
E ancora: “I camorristi fanno paura, ma qui questi si comportano peggio dei camorristi, perché i camorristi fanno il loro sporco lavoro, ma questi li incontrano i camorristi. E il figlio di De Luca, che riceve uno che è stato per decenni in galera per camorra, e lo riceve nel suo studio. E quando quello gli chiede ‘dobbiamo stabilire la percentuale sull’appalto’, De Luca invece di alzarsi e andarsene gli dice ‘mi ci faccia pensare’. Qui invece abbiamo sempre gente legata al Pd e legata al centrodestra che si sta spartendo una tangente da 50mila euro. Qual è l’atteggiamento? Si vanno a prendere un caffè più volte con questo camorrista, che siccome è tornato sulla piazza, tutti quanti adesso vogliono fare affari con lui”.
Di Maio nel video cita anche Vincenzo De Luca dicendo che è impossibile che questo non fosse a conoscenza dei fatti, dato che nell’inchiesta sono coinvolti suo figlio e il suo vice: “La giunta regionale campana deve andare a casa, perché è inquinata la giunta ed è inquinata l’opposizione”.
Poi l’attacco a Renzi: “La risposta di Renzi e gli altri è: ‘i giornalisti di Fanpage dovranno dimostrare la loro innocenza’. Ma di che stiamo parlando? Questi hanno fatto un’inchiesta perché voi non avete mai istituito l’agente provocatore, perché l’agente sotto copertura per i reati di corruzione doveva servire proprio a questo: a portare una mazzetta e vedere se il politico la prendeva. E se la prendeva era finita. Ma bastava farla prendere a uno, e poi tutti gli altri non l’avrebbero mai presa”.
