Intervista Di Matteo a El País, il pm: ‘Berlusconi sovvenzionò la mafia per venti anni’

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Il pm Nino Di Matteo in un’intervista a El País, principale quotidiano spagnolo, ha parlato del lato oscuro di Silvio Berlusconi e del suo presunto rapporto con Cosa Nostra:

Il giudice ha detto che il leader di Forza Italia è “uno che ha sovvenzionato la mafia per 20 anni” e il suo ritorno in prima linea è “il ritorno di un soggetto che una sentenza definitiva riconosce aver avuto relazioni con Cosa nostra”.

“C’è – ha proseguito – una sentenza definitiva che afferma che tra il 1974 e il 1992 Berlusconi ebbe relazioni con la mafia siciliana. La sovvenzionò, le diede denario. Quello che preoccupa non è solo che conta ancora politicamente, ma anche che nessuno parli di questi rapporti dimostrati con una sentenza definitiva. Anche i giornali la ignorano. Ma al di là delle idee politiche di ciascuno, i fatti dovrebbero sempre essere ricordati”.

Alla domanda su cosa possa comportare un eventuale ritorno in politica di Berlusconi, Di Matteo ha risposto: “Cito un fatto: sarebbe il ritorno alla leadership del paese di un soggetto che secondo una sentenza definitiva ha mantenuto i rapporti con Cosa Nostra per almeno 20 anni, fino al momento in cui Cosa Nostra ha fatto gli attacchi. Un soggetto che ha pagato economicamente la mafia nel periodo in cui ha ucciso dozzine di persone dalle istituzioni. Non è un’opinione, sono i dati di fatto riconosciuti dalla Corte Suprema”.

Nell’intervista Di Matteo ha anche detto che “è desolante constatare come se ne parli tanto poco. Si vuole dimostrare che non sono il problema principale della nostra democrazia. Si parla di economia e non si capisce che le mafie la adulterano”.

La cosa più preoccupante secondo il pm è il silenzio su mafia e corruzione, che “fanno parte di un sistema unico. La giustizia non può ancora colpirli nello stesso modo. Nelle carceri italiane ci sono più di 60.000 detenuti ma i condannati per corruzione non arrivano a 30. Non capisco se è sottovalutazione o accettazione”.

Di Matteo ha poi citato le parole di Pietro Lunardi, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di uno dei governi Berlusconi. Lunardi disse: “con la mafia bisogna imparare a convivere” e questo “in nome di tutti i nostri colleghi morti e della gente che continua a combattere questo è inaccettabile”.

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