È un fiume in piena Marco Travaglio a Otto e Mezzo contro Emma Bonino.
Il direttore del Fatto Quotidiano aveva attaccato l’ex radicale in un duro editoriale in cui aveva scritto che questa “ha passato la vita politica a ballare con tutti e il contrario di tutti per restare a galla e da destra a sinistra ha avuto tante di quelle poltrone che nemmeno Divani & Divani”.
In diretta su La7 giovedì sera, Travaglio ha ribadito quanto scritto:
“Le mie divergenze con Emma Bonino non riguardano la sua moralità personale che è al di sopra di ogni sospetto. Emma Bonino, come Marco Pannella e tanti altri esponenti del Partito Radicale, sono delle persone non perbene, ma di più. Io dissento su alcune scelte di Emma Bonino, perché penso, per esempio, che la politica si possa fare anche fuori dal Parlamento e basterebbero e forze avanzerebbero due o tre legislature. E lei invece si avvia a fare l’ottava legislatura più tre al Parlamento Europeo”.
Il giornalista ha poi rincarato la dose parlando di politica estera e del caso Cosentino:
“Penso che le guerre in Iraq e in Afghanistan siano state delle guerre criminali, penso che Gino Strada avesse ragione, mentre lei lo ha paragonato a una specie di burattino dei talebani. Sulla giustizia non siamo d’accordo su nulla: io avrei votato l’autorizzazione all’arresto per camorra per Nicola Cosentino, avrei evitato battaglie per amnistie e indulti. Ci sono anche dissensi sulla separazione delle carriere, sulla obbligatorietà dell’azione penale.”
E ancora:
“Bonino ha difeso la legge Fornero, che invece per me è una legge tagliata con l’accetta ed è del tutto ingiusta nei confronti di chi l’ha subita. Ho un giudizio totalmente opposto dal suo sulle indagini di Mani Pulite e della procura di Caselli, che Bonino ha contestato sempre. Mi sono occupato di questioni di idee, non di moralità.
Mi domando che ci facesse nel ‘94 nel gruppo parlamentare di Forza Italia con Previti, Berlusconi e Dell’Utri. E mi domando adesso che ci faccia un’anticlericale come lei coi democristiani di Tabacci. Ma sono questioni politiche, non personali.”