Il direttore di Repubblica Mario Calabresi non ha dubbi: le dimissioni di Renzi sono un’ipotesi reale.
Il segretario del Pd, secondo il giornalista, è il grande sconfitto di questa tornata elettorale. I dem, infatti, secondo le proiezioni è sotto il 20 per cento, ben sotto le percentuali previste dai sondaggi. La coalizione di centrosinistra a fatica arriva al 23 per cento, ovvero circa la metà dei voti rispetto alle elezioni europee del 2014 che avevano decretato il trionfo di Renzi
Il M5S, invece, ha superato il 30% e la Lega si avvicina al Pd e supera Forza Italia. I risultati si avranno martedì mattina.
“Il Partito democratico è lo sconfitto di queste elezioni. Adesso addirittura al Senato viene dato sotto il 20%, addirittura al 18, una grossa sconfitta. È la sconfitta finale di Renzi. L’ipotesi delle dimissioni del segretario del Pd non è più qualche cosa di lontano, ma secondo me è una realtà.
Non mi stupirei se Renzi si dimettesse perché la questione in questo momento è la discussione che c’è nella sede del Partito Democratico. Il Pd così deve ripensarsi ed è difficile che Renzi possa rilanciarsi e su che base, ripartendo da dove non so.”
Il direttore di Repubblica ha poi detto la sua sul centrodestra: “Il centrodestra è quello più vicino alla maggioranza come coalizione, soprattutto vediamo al Senato, dove l’età è più alta. Il centrodestra è quello che arriva più vicino ma non ci arriva, ed è difficile che il centrodestra possa andare a cercare altri voti. Perché il Pd dovrebbe confluire sul centrodestra, Liberi e Uguali non ne parliamo. Il Movimento 5 Stelle dopo questo risultato non può mica andare a fare un governo con il centro destra.”
“Quello che ci possiamo immaginare – ha concluso Calabresi – è un percorso di scomposizione dove resta il partito più forte, il Movimento 5 Stelle, che dovrà trovare un alleato di governo.”