Riportiamo di seguito la trascrizione del videomessaggio pubblicato su Facebook da Barbara Lezzi (che potete guardate a fondo pagina):
“Questa mattina voglio tornare su quanto sta succedendo in questi giorni sui media, soprattutto la stampa locale pugliese, da cui è partita la più grande fake news degli ultimi tempi.
Che è quella sulle cosiddette file per percepire il reddito di cittadinanza.
Ebbene questa stampa locale, che non ha fatto altro, in questa campagna elettorale, che buttare fango sopra al MoVimento 5 Stelle. Ed è inviperita e inacidita all’inverosimile.
Sapete perché?
Perché noi non abbiamo rilasciato interviste, li abbiamo lasciati fare, ci siamo affidati solo alla rete per fare le nostre comunicazioni. Oltre che alle piazze, alle sale, agli incontri tra attivisti.
A loro questo veramente non scende: il fatto che i loro insulti e il loro fango non siano arrivati a destinazione.
Ora, cosa stanno facendo? Stanno insultando e offendo tutto il popolo meridionale.
Innanzitutto perché, per qualche decina di persone che ha chiesto delle informazione, stanno facendo passare il popolo meridionale come un ignorante che non conosce come funziona adesso tutto l’iter (perché ancora non c’è un governo dei 5 stelle, e ancora non si può portare avanti l’idea del reddito di cittadinanza). Li stanno facendo passare come dei miserabili che non stanno aspettando altro che l’elemosina da parte dello stato.
Ebbene questo non è così.
Perché in realtà il popolo del Sud, quando ha votato, ha votato per il riscatto, ha votato perché venissero fatte finalmente le cose giuste, ha votato perché ci fosse finalmente un riequilibrio territoriale. Sapete cosa significa?
Significa che da noi, al sud, tanti e tanti investimenti sono stati promessi negli ultimi trent’anni dai baroni di turno, che venivano al Sud a dispensare promesse.
E poi se ne tornavano a Roma, senza rendere più conto ai loro elettori. Però facevano una cosa. A chi faceva parte del loro bacino elettorale, concedevano qualche lavoretto in qualche partecipata.
C’è stato un caso eclatante in Puglia sull’ARIF, che una partecipata regionale, in cui hanno avuto il posto di lavoro alcuni eletti, ma solo per qualche mese.
E dopo stanno fuori a picchettare dietro la Regione, perché vogliono un posto fisso, vorrebbero più dignità, vorrebbero portare avanti la propria famiglia.
Allora loro si chiudono nelle stanze della Regione Puglia e non rispondono più a nessuno.
Poi prendono una cantonata madornale alle ultime elezioni e hanno anche l’ardire di prendere in giro gli elettori, anziché farsi delle domande. Perché non si sono chiesti le ragioni di questa scelta così categorica?
Abbiamo lasciato a casa a tutti! In Puglia abbiamo vinto 24 collegi uninominali su 24.
E questi, anziché porsi dei quesiti maturi e responsabili, quesiti che hanno a che fare con tutto quello che hanno combinato negli ultimi 30 anni, stanno lì ad offendere e a denigrare chi, adesso, a causa della loro politica di mala gestione e interessi personali, ha una speranza.
Io non li prendo in giro perché so che sono persone che stanno in difficoltà, persone che hanno famiglia e che hanno bisogno di un aiuto.
Noi siamo diversi. Noi intendiamo introdurre nel nostro ordinamento uno strumento che non lasci nessuno indietro. E che vale per il nord per il centro e per il sud.
Perché a tutti può capitare di perdere il lavoro, a tutti può capitare di avere dei periodi di necessità, in cui lo stato deve subentrare.
Esattamente come avviene nel resto d’Europa.
Invece, sapete da noi cosa si fa?
Si lascia arrivare TAP, ad esempio.
E questi arrivano ed elargiscono corsi di formazione, lavoretti, con la promessa di un lavoro, poi, chi sa quale, in futuro. Stesse cose che abbiamo visto negli ultimi trent’anni.
E c’è gente ce ci ha anche creduto per un po’.
Però abbiamo ottenuto un risultato così eccezionale, che io mi sarei aspettata, da parte della vecchia politica, un momento di riflessione pura, matura, responsabile.
Invece abbiamo avuto, purtroppo, solo una discesa a un livello ancora più basso.
Perché quello che sta succedendo questi giorni sui media a me fa vergognare. Fa vergognare per le persone che rappresentano l’informazione, per le persone che hanno rappresentato il nostro paese negli ultimi anni.
Perché scendere al livello di offendere, insultare e denigrare le persone che hanno veramente bisogno è disonorevole per tutti.
Io inviterei tutti i cittadini, e soprattutto i miei conterranei, a non comprare più né la Gazzetta del Mezzogiorno, né il Quotidiano di Lecce.
Perché questi che hanno sponsorizzato sia la destra che la sinistra, che hanno sponsorizzato quelli che hanno promesso tutto negli ultimi trent’anni e mai hanno mantenuto, e mai hanno fatto un articolo di critica in merito a questo, si stanno permettendo in questi giorni di fare una critica sulla gente che ha bisogno.
E comunque una critica basata su una notizia falsa!
Perché non è vero che i nostri conterranei (tutti!) non hanno ben chiaro quale sia l’iter istituzionale da seguire.
Non è vero! E se qualcuno è andato a chiedere delle informazioni, di questo si dovrebbero vergognare loro, che hanno ridotto le famiglie, le imprese, gli operai, gli impiegati alla miseria, e che sono costretti ad aspettare il MoVimento 5 Stelle che penserà anche a loro.
Di questo, i vecchi politici dovrebbero vergognarsi, prendere atto della loro sconfitta e andare a casa. E lasciare anche un po’ in pace questa informazione, che è così legata, è così serva della politica, che non riesce ad essere obiettiva.
Se ne dovrebbero andare a casa anche tutti i giornalisti, e cominciare a mantenersi da soli, a fare impresa.
E se il loro quotidiano funziona e vende le copie, allora sta sul mercato. Altrimenti se ne va a casa.
Perché per loro poi, i finanziamenti vanno bene. Lì l’assistenza serve perché ci vuole la libertà di stampa. Così dicono. E questa sarebbe libertà di stampa?
Non comprateli più questi giornali! Affidiamoci alla rete. Verifichiamo tutte le notizie.
Perché questa pessima notizia, è nata dalla Gazzetta del Mezzogiorno, dall’Ansa, da Repubblica, da giornali che dovrebbero avere una certa credibilità. Stanno persino insultando dei nostri attivisti.
Vergognatevi voi! Vergognatevi voi, vecchia politica! Vergognatevi voi, pseudo-informatori da quattro soldi!
Perché se c’è gente che ha bisogno, c’è qualcuno che ha delle responsabilità su questo. E quel qualcuno sono i governanti degli ultimi trent’anni. Non certo il MoVimento 5 Stelle!
E non certo quelle persone che sono state ridotte allo stato di bisogno! Perché al sud hanno tolto tutto: hanno tolto gli investimenti, hanno tolto la decontribuzione.
Ci hanno ridotto al quarto mondo! Perché le file noi le facciamo negli ospedali.
E non solo di qualche ora.
Sono di mesti, purtroppo! E questo è grazie al Partito Democratico che ha governato sempre la Regione.
È colpa di Fitto che ha governato anche la Regione. È colpa di queste persone che non hanno risolto mai nulla, ma, anzi, hanno accentuato questi problemi.
Quindi un bagno di umiltà, tutti quanti!
Che si andassero a nascondere per la vergogna!
E abbiano veramente un minimo di pudore nei confronti delle persone che hanno bisogno!”
Guarda il video: