Eugenio Scalfari sa come risolvere l’empasse post-elettorale.
Il fondatore di Repubblica dopo l’endorsement a Luigi Di Maio e il pressoché immediato ravvedimento, ha fatto sapere nel suo editoriale della domenica di aver trovato una soluzione “efficace ed elegante”, che consisterebbe nel confermare il precedente governo per cambiare la legge elettorale e affidare le presidenze di Camera e Senato rispettivamente a Laura Boldrini ed Emma Bonino.
“La soluzione più probabile di questo imbroglio politico è che il presidente della Republica, dopo avere constatato che allo stato dei fatti una soluzione non c’è, dia a Gentiloni l’incarico di continuare con il governo esistente che diventerebbe di ‘ordinaria’ amministrazione’ e che ci si riveda tra un anno con nuove elezioni e possibilmente una nuova legge elettorale.
I politici nel frattempo chiariscano la propria situazione interna e i loro rapporti con il quadro nazionale ed europeo. Quanto alla nomina dei presidente del Senato e della Camera che debbono insediarsi al più presto e ancora prima che il presidente della Repubblica dia inizio alle sue consultazioni, c’è a mio parere una soluzione efficace ed elegante, seppur non gradita ai partiti che hanno vinto: eleggere alla presidenza del Senato Emma Bonino e a quella della Camera Laura Boldrini, due donne perfettamente capaci di ricoprire quegli importanti incarichi.
Si riaffermerebbe così il femminismo politico che è una novità in parte già attuata con buoni risultati”.
Il filosofo Diego Fusaro ha commentato sul suo blog le parole di Scalfari:
“Incredibile! Su “Repubblica” Scalfari propone di mettere al governo Bonino e Boldrini. La post-democrazia è compiuta. Quel che il popolo vota non conta. Decide l’aristocrazia finanziaria post-democratica.”
Scalfari stà diventando piuttosto…vecchio. Tira fuori delle soluzioni piuttosto divertenti: Laura Boldrini è invisa dal 100% degli Italiani. Tanto è vero che ha ottenuto pochissimi voti, forse qualche parente. Emma Bonino ormai ha fatto il suo tempo.