Fake news reddito cittadinanza, Costamagna contro il sindaco di Giovinazzo Depalma: ‘Ha alimentato l’allarme e poi l’ha smentito’

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Ospiti a “Non è L’Arena” domenica scorsa la giornalista Luisella Costamagna e Tommaso Depalma, sindaco di Giovinazzo, il Comune dove secondo i media c’erano state file bibliche ai Caf per chiedere il reddito di cittadinanza in seguito alla vittoria dei 5 Stelle alle elezioni.

Depalma ha detto:

“La notizia che è partita da un giornale locale, la Gazzetta del Mezzogiorno, parlava di file ai CAF. Hanno detto di 20 o 30 o 40 persone. Io, davanti al welfare del nostro assessorato, ho visto più o meno le stesse persone, forse qualcuna in più. Anche perché, l’ha detto prima il presidente Emiliano, a Giovinazzo, che è in Puglia, in questo momento stiamo gestendo 50 progetti di reddito di cittadinanza; stiamo gestendo 160 domande sul reddito di inclusione. E ci sta pure che, qualcuno che è venuto lì per curiosità, ha detto: ‘Ma il modello c’è?’. Uno è venuto da me e io, molto simpaticamente, gli ho detto: ‘Guarda, il modello non è ancora arrivato.’; e lui ha detto: ‘Ma quando posso fare la domanda?’; e io ho detto : ‘Aspettiamo che Grillo ci mandi i soldi. Perché se lui ci manda i soldi, glieli stampo io, non c’è problema’.”

La Costamagna è intervenuta nel dibattito:

“Facciamo un po’ di chiarezza. Perché adesso il sindaco ironizza, però nell’articolo da cui è partito tutto del Giornale del Mezzogiorno ‘Bari, assedio ai CAF e ai comuni, c’era la sua di dichiarazione”.

Depalma ha cercato di smentire e la giornalista ha ribattuto:

“Esce l’articolo con: dichiarazione sindaco De Palma, che parla di file e fa propaganda politica dicendo: ‘Il MoVimento 5 Stelle ha vinto nettamente, ma per il reddito di cittadinanza la vedo dura’. Adesso lei smentisce, ma tra quelli che hanno alimentato una bufala vergognosa, perché è un disagio sociale vero, e questo bisogna dirlo anche sul livello infimo raggiunto non solo dalla politica, che strumentalizza e ironizza un disagio vero, ma anche sull’informazione, che invece di andare a controllare e contattare il CAF (come poi dopo è stato fatto), passano veline politiche per far passare quest’assalto e il sindaco ha alimentato l’allarme e poi l’ha smentito.”

Guarda il video:

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