Trivelle, bocciati i ricorsi: ok a ricerche di gas nell’Adriatico

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Trivelle, bocciati dal Consiglio di Stato i ricorsi presentati dalle Regioni Abruzzo e Puglia per l’annullamento del parere di compatibilità ambientale rilasciato dal ministero dell’Ambiente alla società Spectrum Geo Lfd per le ricerche di gas nel Mar Adriatico.

Sono state quindi consentite le trivellazione in un’area complessiva di 30mila km quadrati che si estende dal largo delle coste di Rimini a quelle di Salento.

I giudici hanno ritenuto ‘infondati e in parte inammissibili’ gli argomenti utilizzati dalle Regioni nei ricorsi, dando carta bianca alla società che ispeziona i fondali marini in cerca di gas e petrolio per le trivellazioni.

In particolare le argomentazioni presentate dalle Regioni per richiedere l’annullamento sono essenzialmente due.

La prima fa leva sul fatto che la tecnica utilizzata dalle compagnie petrolifere per scandagliare i fondali marini, la cosiddetta air gun (viene scagliata aria compressa in profondità), è molto pericolosa, in quanto potrebbe provocare onde sismiche, a parere dei sottoscrittori del ricorso.

La seconda, di natura prettamente biologica, evidenzia come le trivellazioni in generale non rispettino la tutela dell’ambiente marino.

In particolare danneggiano e interferiscono con la vita dei cetacei, come dimostra il progetto di ricerca sul monitoraggio e conservazione dei cetacei in Italia, presentato al Consiglio di Stato.

I suddetti motivi sono stati, però, ritenuti infondati e inammissibili dai giudici, come si legge nella sentenza, al contrario dell’istruttoria presentata dai Ministeri, giudicata complessivamente ben strutturata e inerente all’iter normativo.

Nonostante la decisione presa dal Consiglio di Stato, non cessano le denunce dei 42 deputati e senatori pugliesi del Movimento 5 Stelle.

Affermano con durezza di essere contrari a tutti i tipi di trivellazioni, sia a mare che a terra, e ritengono assolutamente inutile, e per di più irrispettoso dell’ambiente, perturbare le acque adriatiche per ricavarne qualche metro cubo di gas e qualche gallone di petrolio, che non andrebbero a influire in maniera significativa al consumo del popolo italiano.

Fonte: Repubblica.it

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