Travaglio a Cappellini: ‘M5S disse no a Pd nel 2013? Non c’entra nulla con la situazione attuale’

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Il giornalista di di Repubblica Stefano Cappellini nel corso della puntata di martedì di “Otto e Mezzo” ha replicato a Marco Travaglio, il quale aveva detto che il no del M5S a Bersani nel 2013 non c’entra nulla con la situazione che stiamo vivendo oggi:

“E’ una ricostruzione singolare – ha detto Cappellini – Il no dei 5 Stelle a Bersani fu legittimo, esattamente come lo è quello attuale del Pd al M5S. Ci vuole, però, un po’ di coerenza e di onestà intellettuale nel valutare le situazioni. Non si può dire, come fa Travaglio, che è giusto che i vincitori, cioè Lega e M5S, si scelgano per conto loro i presidenti delle due Camere, quindi i vertici istituzionali, però invece 5 anni fa la scelta della presidenza della Repubblica doveva far parte della partita di governo. Le due cose insieme non stanno”.

E ancora:

“Se la scelta dei vertici è slegata dalla formazione del governo, lo era 5 anni fa e lo deve essere anche oggi. E’ vero che Bersani aveva più o meno gli stessi voti del M5S, ma aveva la maggioranza netta in una Camera, perché la legge elettorale gli garantiva i numeri alla Camera dei deputati. Quindi, era in una situazione molto più avanzata di quella di Di Maio, che non ha la maggioranza né da una parte, né dall’altra. Bersani doveva trovare voti per il Senato”.

Travaglio nel suo intervento aveva osservato:

“All’epoca i due partiti erano arrivati pari col 25,5% ed era assolutamente impensabile che uno dei due chiedesse all’altro di portargli i voti gratis su un governo presieduto da Bersani, con ministri scelti da Bersani e programma scritto da Bersani. L’errore del M5S non fu quello di dire di no, perché non potevano fare altrimenti. L’errore fu quello di non dirgli in diretta streaming che cosa proponevano in alternativa. Però meno di un mese dopo lo proposero”.

E aveva aggiunto:

“Quando i 5 Stelle lanciarono Stefano Rodotà candidato al Quirinale, lui sarebbe stato il più bel presidente della Repubblica dai tempi di Einaudi. Grillo in un video disse ai piddini di votare con il M5S Rodotà come presidente della Repubblica e poi fare un governo insieme per far ripartire l’Italia. La risposta fu una grande pernacchia e l’imbalsamazione dell’ancien régime con la rielezione di Napolitano”

Guarda il video:

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