Di Martedì, Di Maio: ‘Ho detto a Berlusconi: non porterò il M5S in un Nazareno bis’

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Luigi Di Maio ha scoperto le carte: gli interlocutori del M5S sono prima il Pd e poi la Lega senza Berlusconi.

Lo ha detto il leader 5 Stelle ieri nel corso della puntata di Di Martedì, programma condotto da Giovanni Floris su La7.

Alla domanda se il M5S prenderà i voti di Forza Italia, Di Maio ha risposto:

“Forza Italia è il partito di Berlusconi, quindi è inutile che stiamo qui a raccontarci ‘adesso è il vicecoordinatore, è il vicepresidente’. E’ Berlusconi. Con tutto il rispetto, io non voglio influenzare le decisioni di Forza Italia. L’unica cosa che dico è: se veramente vogliamo andare a Palazzo Chigi ci dobbiamo andare per cambiare le cose. Non avrebbe alcun senso fare il presidente del Consiglio senza cambiare nulla, perché si finirebbe come tutti gli altri”.

Quanto alla scelta di escludere B. da giochi, Di Maio ha spiegato:

“Salvini deve scegliere tra la rivoluzione e la restaurazione, se mollare Berlusconi e cominciare a cambiare l’Italia o restare attaccato a Berlusconi e non cambiare nulla”.

E sull’elezione della forzista Casellati a presidente del Senato, ha precisato:

“Io non sono stato disposto a tutto per ottenere la presidenza della Camera, quando Berlusconi ha detto ‘ti devi venire a sedere al tavolo con me e devi parlare con me’ io ho detto: ‘non porterò il Movimento in un Nazereno bis’.”

Il capo politico del M5S ha poi detto che “è sicuramente il Pd con l’attuale segretario e con le persone che in questi anni hanno lavorato bene. Noi non abbiamo mai detto che sono tutti uguali: molti di noi hanno espresso apprezzamenti per l’operato all’Agricoltura di Martina e per Minniti e Franceschini. Il Pd – ha aggiunto – deve scegliere se continuare a seguire la linea di Renzi che per fare un dispetto a me e al M5s fa un dispetto al Paese”.

Guarda il video:

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