Algeria, precipita aereo militare: oltre 100 morti

Un aereo militare con circa 200 persone a bordo è precipitato a Boufarik, una città nella provincia di Blida, che si trova a circa 30 km dalla capitale del Paese Algeri.
L’incidente è avvenuto in fase il decollo dall’aeroporto di Boufarik.
Al Hadath, emittente locale, ha citato una fonte secondo cui tutte le persone a bordo del velivolo sarebbero morte.
Euronews, invece, riporta che sono morte almeno 105 delle 200 persone che erano a bordo dell’aereo:
“**E’ di almeno 105 vittime il bilancio dello schianto dell’aereo da trasporto militare Ilyushin II-76 precipitato – questa mattina verso le 8 – in una zona agricola e disabitata nei pressi dell’aeroporto di Boufarik, circa 30 chilometri a sud di Algeri, e vicino all’autostrada di Blida, nel nord dell’Algeria.
Tra le vittime, anche 26 cittadini provenienti dal Sahara Occidentale. **
Lo riferisce la stampa algerina.
Secondo alcuni testimoni oculari, tra i militari morti vi sarebbero anche ufficiali di alto livello.
A bordo dell’aereo ci sarebbero state circa 200 persone, almeno in base a quanto riferisce Al-Arabia e altre fonti d’informazioni locali.
L’aereo aveva come destinazione Bèchar, città al confine con il Marocco.
Il veicolo sarebbe precipitato pochissimi minuti dopo il decollo e il suo impatto con il suolo ha causato un incendio e una densa colonna di fumo nero, visibile in lontananza.
Sul posto sono immediatamente arrivati i soccorsi: 14 ambulanze, 10 camion dei vigili del fuoco e almeno 130 agenti di polizia.
Al momento non si conoscono le cause dell’incidente.”
Leggiamo su TgCom che “la televisione algerina ha mostrato immagini di un velivolo in fiamme avvolto da una cappa di denso fumo nero. Le unità speciali della protezione civile sono sul posto, oltre a una decina di ambulanze, per portare soccorso ad eventuali sopravvissuti.”
Repubblica.it riporta che “sono ignote per il momento le cause dello schianto: il vice ministro algerino della Difesa, Ahmed Saleh, ha dato ordine di formare una commissione d’inchiesta per fare chiarezza.”