“Il nuovo governo? Per quello che si è sentito all’ultimo giro di consultazioni, mi sembra più lontano.
Se il M5S si illudeva che Salvini potesse liberamente scaricare Berlusconi, ora deve ricredersi.
Berlusconi si è preso la scena, ha umiliato per l’ennesima volta i suoi alleati in diretta televisiva addirittura dal Quirinale, ha imposto a Salvini la lettura di un programma nel quale c’era una riforma della giustizia che dubito sia la stessa che ha in mente Di Maio”.
Lo ha detto Marco Travaglio nel corso della puntata di giovedì di “Otto e Mezzo”, programma condotto da Lilli Gruber.
Il direttore del Fatto Quotidiano ha poi aggiunto:
“Berlusconi ha fatto anche capire chiaramente che, per quanto mal ridotto dal punto di vista elettorale, continua ad avere argomenti che noi non conosciamo, ma che probabilmente sono noti a lui e a Salvini e che sono in grado di tenere lo stesso Salvini al guinzaglio.
Quindi, appena Salvini cerca di fare un giro in camporella, immediatamente Berlusconi gli tira il guinzaglio e lo riporta all’ordine”.
Non è dello stesso parere l’editorialista del Corriere della Sera Paolo Mieli, ospite in studio a Otto e Mezzo. Mieli ha osservato:
“Secondo me, un governo M5S-Lega è più vicino e con quest’ultimo giro di consultazioni si è fatto un passo avanti. Ci sarà anche Berlusconi. Non c’è più una fortissima pregiudiziale su Di Maio presidente del Consiglio. La Lega potrebbe indicare proprio Di Maio come premier. E secondo me Berlusconi ci starà alla fine”.
Secondo Alessandro Sallusti, invece, il motivo per cui Matteo Salvini non si stacca da Berlusconi è un altro:
“Per me il governo non è né più lontano, né più vicino. A differenza di Travaglio, non credo che Salvini resista al M5s perché ostaggio di Berlusconi, ma perché responsabilmente gli viene ricordato che lui è leader di una coalizione e i suoi parlamentari sono stati eletti anche coi voti di Forza Italia e di Fratelli d’Italia. Spaccare la coalizione sarebbe un tradimento”, ha detto il direttore del Giornale.
Tutti questi pre battibecchi, sbaglierò, per me c’è e c’è stato un accordo sott’acqua e questi due componenti si metteranno insieme essendo stati per un bel po all’opposizione non vorranno perdere questa occasione e per evitare il rischio, ove se si rivotasse risulterebbe un risultato identico al presente. Pertanto sono convinto che verranno a miti consigli e se questo dovesse capitare a favore del paese, che ben venga. In questo caso non avrebbero bisogno neanche di alcuni rinnegati, come Franceschini, a salire sul carro dei vincitori. Allora che tagliassero la testa al toro e dimostrino cosa sanno fare augurandogli tutto il bene che in effetti è riferito al paese italiano.