Secondo giro consultazioni Casellati: Matteo Salvini proverà a convincere le altre forze politiche convocate dalle presidente del Senato a Palazzo Giustiniani a formare il nuovo governo.
Il leader della Lega, che si trova oggi a Catania per un incontro con i lavoratori della Auchan, ha dichiarato: “Io ultimatum non ne pongo, vediamo se oggi dal presidente Casellati, insieme a tutti, riesco a convincere gli altri” e ha aggiunto: “Vediamo se riesco ad inventarmi qualcosa in più rispetto alla posizione più coerente che abbiano avuto per iniziare a partire”.
Secondo il leader della Lega “l’Italia non può aspettare. Non c’è alcuna novità. Se tutti continuano a rimanere fermi sulle loro posizioni si creano situazioni che hanno risposta”.
Nel frattempo però i 5 Stelle, che hanno ribadito il no ad un governo con Berlusconi, hanno riaperto al Partito Democratico.
Il capogruppo pentastellato al Senato Danilo Toninelli, parlando a Radio 102.5, ha detto che se fosse per il M5S “staremmo già scrivendo il contratto di governo con la Lega” e che domani non si parlerà più dell’ipotesi di un esecutivo M5S-centrodestra.
“Salvini – ha proseguito Tonineli – dovrà decidere se restare aggrappato alla restaurazione o se scrivere un contratto di governo con noi”.
“Purtroppo però – ha aggiunto – Salvini continua a restare con quel centrodestra che è un’ammucchiata, noi non staremo mai con Berlusconi”.
L’esponente 5 Stelle ha spiegato che il Pd non rimane una seconda scelta: “Parliamo solo della Lega perché il presidente Mattarella ha dato alla Casellati un mandato specifico”.
Quanto ai dem, Toninelli ha affermato che il Movimento rinnova “la proposta di sedersi a un tavolo e scrivere un contratto di governo”.
“Spero che su sollecitazione anche del presidente della Repubblica facciano un passo avanti”, ha detto Toninelli, che ha concluso con un appello al Pd per trovare convergenze programmatiche: “Se vuole realizzare un programma serio noi ci siamo, noi abbiamo il reddito di cittadinanza e loro hanno il reddito di inclusione, troviamo una via di mezzo e combattiamo la povertà”.
I 5 stelle si dovrebbero confrontare con il PD e se ogni uno dei due schieramenti transigono tra di loro rinunciando o modificando con lo scopo che questi emendamenti le cui origini possano creare discriminazioni allora con saggio raziocinio fondano questa fusione tramite questo contratto che propongono i 5 S. In questo caso non vi sarebbe incoerenza xkè si realizzerebbero riforme a favore della collettività e ambi due schieramenti ne ricavano i meriti.
Le guerre non servono più si uniscano le forze con il solo fine di costruire cose positive per il paese.
salvini devi metterli all’angolo i 5 stelle con una proposta molto forte.siccome distruggere una coalizione vuol dire essere un bandito politico,se per farlo devo avere una grossa riconpensa ,,,PRESIDENTE DEL CONSIGLIO,,VICEPERSIDENTE,MINISTRO DEGLI ESTERI,MINISTRO DELLE FINANZE E MINISTRO DELL’INTERNO ,,,,SE MI DAI QUESTE POLTRONE ,FACCIAMO SUBITO IL GOVERNO,,ALTRIMENTI VAI A PIGLIARTELO IN QUEL POSTO,,, SE DICE DI NO VUOL DIRE CHE SONO DEI PAGLIACCI E PENSANO CHE LA POLITICA SIA COME GIOCARE A DAMA