Presto il M5S al governo nazionale, è solo questione di tempo.
Lo ha detto il leader 5 Stelle Luigi Di Maio nel corso del suo intervento al comizio di chiusura della campagna elettorale in Molise, dove il M5S ha candidato a presidente Andrea Greco.
Di Maio ha detto che Salvini “deve capire che oltre certi limiti non possiamo andare e oggi quel limite si chiama Silvio Berlusconi, soprattutto dopo la sentenza di Palermo”.
E poi ha chiesto:
“Come facevo a fare un accordo con Berlusconi, dopo quello che è successo a Palermo?”.
E ancora:
“Qui non è questione di impuntarsi, noi dobbiamo mantenere la nostra coerenza e la nostra linea”.
Di Maio ha poi aggiunto: “Questo è molto importante perché è quello che ci ha premiato in tutti questi anni, anche quando eravamo in difficoltà”.
E ha ricordato la fase post-elettorale nel 2013 quando il M5S era sceso dal 25% dei consensi presi alle elezioni al 15% nei sondaggi.
“Tutti ci dicevano: ‘mollate, trovate un modo, una scorciatoia’. E anche adesso l’obiettivo è provare a farci diventare quella politica che abbiamo già visto e che per anni abbiamo combattuto”.
Invece noi, ha proseguito il capo politico del M5S, “dobbiamo imporre il metodo. Perché se dobbiamo formare questo governo dobbiamo, non lo dobbiamo formare su un accordo di potere o un accordo sulle poltrone ma su un contratto che riguarda voi, i vostri problemi e le soluzioni ai vostri problemi”.
Quanto a ciò che raccontano i giornali sulle trattative per la formazione dell’esecutivo, Di Maio ha spiegato che ci sono due narrazioni: “Una è quella ‘il movimento è disposto a tutto pur di andare al governo’. E allora vi stanno facendo credere che vogliamo aumentare la spesa militare, che siamo pronti ad accordarci con chiunque, che siamo pronti a svendere i vostri valori”.
Ma, ha aggiunto Di Maio, “Vi posso assicurare che nessuno ha mai tradito il M5S, chi tradisce va fuori”.
L’altra narrazione, ha concluso, è che dicono che siamo “troppo rigidi per qualche no”, ma ha difeso questa “rigidità” perché consente al M5S di difendere i propri valori.